Consolato Provinciale Forlì - Cesena

Visita di San Mauro Pascoli

Sabato, 12 Ottobre 2013

Cultura e gastronomia

Ormai è tradizione: i Maestri del Lavoro di Forlì-Cesena rivolgono le loro attenzioni culturali alla conoscenza approfondita dei Paesi del nostro comprensorio. Quest’anno, dopo Predappio e Dovadola, siamo andati, grazie al contributo dei MdL Giorgio Stella e Domenico Vernocchi,  a San Mauro Pascoli dove, al termine del  saluto agli oltre quaranta partecipanti, il Sindaco Gianfranco Miro Gori ci ha illustrato, con dovizia di particolari le eccellenze della Città.

Abbiamo così appreso delle antichissime origini della località risalenti, ci dicono vari reperti, a oltre cinquemila anni fa pur avendone traccia documentata solo dal milleduecento, quando il luogo era dominio della Chiesa. Regnarono, poi, sul paese diverse Signorie quali i Zampeschi, i Guidi, i Malatesta finchè San Mauro  divenne Comune, nel 1827.

 I principi di Torlonia, sul finire dell’ottocento,  acquistarono la tenuta “La Torre” a capo della quale nominarono il ravennate Ruggero Pascoli, padre di Giovanni del quale abbiamo visitato la casa per poi recarci alla Torre.

Risorse di San Mauro Pascoli sono rappresentate dal turismo, che conta su di una notevole e apprezzabile stazione balneare, San Mauro Mare, dotata di cinquecento metri di costa e di un suggestivo lungomare; dall’industria calzaturiera che si avvale dei nomi Pollini, Casadei, Baldini che il modo ci invidia; dall’agricoltura. I cui prodotti esportiamo nell’intera Europa.

Epilogo della giornata, sontuoso sul versante gastronomico giacchè abbiamo mangiato “come Dio comanda”, avvenuto alla Locanda dei Fattori di Villa Torlonia.

Sì, Torri; sì terre… e Guidi e Malatesta e “la pargoletta mano” e la “cavallina storna”… Ma, soprattutto, il ricordo di vetri appannati, di minestroni a bollire sulla stufa, di madri che ti ascoltano se la poesia la sai, e orecchie nel quaderno e carte assorbenti e panni da stirare e calzini da rammendare ...

E tuo nonno che ti dà i soldi per le figurine,  ma non troppi perché lui, tuo nonno, non è mica il Principe di Torlonia; e la campana che suona l’uscita della Vespertina.

E  tuo babbo , il tuo “...re della strada, re della foresta…” che ritorna dal lavoro e appoggia la bicicletta al muro.

Questo ci ha dato, anche,  questa giornata.

Per questo, anche, la ricorderemo.                                                    Varide Rusticali