Consolato Provinciale Forlì - Cesena

Sarsina FC - W. Zanzani con il Sindaco M.Bartolini

Sabato, 13 Ottobre 2012

Visita a Sarsina

 Sabato 13 ottobre 2012

“QUELLO CHE NON TI ASPETTI” è lo slogan che il paese, scusate CITTA',
perchè dichiarata tale ai tempi dei romani, di Sarsina ha messo in
bella mostra nei suoi depliants. I Maestri del Lavoro del Consolato di Forlì-Cesena erano già stati in
quel di Sarsina nel 1991 ospiti dell'allora sindaco Cappelli e
proprio quei Maestri presenti hanno convinto il Consiglio di proporre
il ritorno sicuri di colpire favorevolmente i partecipanti. La
prima cosa “che non ti aspetti” è l'accoglienza che è stata
riservata agli oltre 50 Maestri, famigliari e amici, di cui un folto
gruppo dei Consolati di Ravenna e Rimini. Coordinati
dal Maestro del Lavoro di Sarsina Francesco Tani e dalla signora
Elvina, i visitatori sono stati ricevuti nella Sala Consiliare del
Comune, dal Sindaco Malio Bartolini che ha portato i saluti del paese
e ci ha dedicato come guida Piergiorgio Pellicioni, impareggiabile
descrittore della seconda cosa “che non ti aspetti”, la storia e
i reperti archeologici che ne impreziosiscono i contenuti. Tutto
è di notevolissimo interesse, il Museo Archeologico di rilevanza
nazionale per la ricchezza e la varietà dei reperti di epoca romana
databili fra il III sec. A.C. E il IV sec. D.C. Incredibile la
bellezza dei due pavimenti in mosaico detti “il Trionfo di
Dionisio” e di “Ercole ebbro”, dei monumenti funerari a cuspide
di “Rufo” e a dado di “Virginio Peto, oltre alle altre
innumerevoli testimonianze ritrovate in città e dintorni. La visita
al Museo si è conclusa con un simpatico aperitivo e antipasto, altra
“cosa che non ti aspetti” preparato dalle signore del luogo e
offerto dalla Pro Loco rappresentata dal Presidente Roberto
Alessandrini. La guida ha poi accompagnato la comitiva a conoscere il Centro Storico
partendo da Piazza Plauto, alla Piazza San Francesco, alla Piazzetta
Pisone, alla Casa di Plauto fino al Mauseleo di Obulacco che oggi è
il riferimento per ricordare i caduti di tutte le guerre di Sarsina e
dintorni. Nel pomeriggio, dopo il piacevole intermezzo culinario in un tipico
ristorante locale a base di portate di tradizione romagnola, altra
“cosa che non ti aspetti” è la visita alla Cattedrale dove è
stato possibile farsi porre la “Sacra Catena” taumaturgica di San
Vicinio: il collare snodato utilizzato sia per la Benedizione, sia
per la guarigione degli infermi e per gli esorcismi.

Nella foto
Walter Zanzani con il Sindaco di Sarsina Malio Bartolini