NOTA STAMPA FEDERMAESTRI DEL LAVORO DI BASILICATA

Martedì, 06 Agosto 2013

Non Burocrati ma semplicemente "MAESTRI DEL LAVORO" Artisti - Uomini di Pensiero - Artigiani - Impre

Nei giorni scorsi leggendo una nota nella pagina "Interventi – Commenti - Lettere" della Nuova del Sud, a firma di Michele Montone, con il quale richiamava le occasioni mancate nel Comune di Viggiano, ho notato il riferimento,tra le persone degne di questo nostro Bel Paese, ai Maestri del Lavoro, accomunandoli ad artisti,uomini di pensiero,premi nobel, imprenditori,artigiani, etc., escludendo solo quell'ammasso di burocrati che, di fatto, sono stati e continuano ad essere il vero freno allo sviluppo.
Un sincero ringraziamento per la menzione che sicuramente onora i tanti Maestri che con il loro impegno sul lavoro e nella vita hanno conquistato l'alto riconoscimento,di cui vanno orgogliosi; e, pur non volendo entrare nel merito della nota succitata, mi preme sottolineare quanto urgente sia ritrovare il senso giusto di una strategia che sappia evitare la disperazione di questo nostro tempo, restituendo, quantomeno alle giovani generazioni, la speranza di un futuro meno precario, raccogliendo l'appello del Santo Padre Francesco, così egregiamente richiamato , sempre sulla Nuova del Sud , dal caro amico Prof. Donato Martiello.
Speranza e coraggio, titolava un articolo della rivista di Azione Cattolica "Il Segno ", riferendosi ad una bella intervista rilasciata dal sociologo Silvio Crudo, che esordiva " Un Paese fragile.”
Spaventato. Immerso in una crisi di cui non vediamo la fine. Che fa fatica a costruire uno sforzo collettivo in direzione del bene comune. Ma con una speranza: quella di farcela, anche con l'aiuto della Chiesa".
Dobbiamo, dunque, farcela. Ma come! Forse, ricorrendo agli effetti "taumaturgici" di noiose, quant'anche erudite, dissertazioni filosofiche , di qualche novello sacerdote-poeta (ma sicuro politico di lungo corso), quali quelle apparse a puntate su un quotidiano locale, duellando con uno scrittore saggista, sicuramente più adeguato a tale bisogna. Meglio sarebbe, molto meglio, che in questa difficile contingenza tutti, nessuno escluso, si facessero informare dal sempre valido motto latino "Primum vivere, deinde  philolosophare ", e ci si interrogasse concretamente sulle condizioni presenti, puntualmente riprese nel Rapporto SVIMEZ 2013 , le cui anticipazioni, presentate a Roma nei giorni scorsi, ci mostrano un Paese spaccato in due, con un Mezzogiorno che in sei anni ha perso il 12 % del Pil, il doppio del Nord, e con 20 mila laureati emigrati all'estero, su un totale di 180 mila meridionali, e con gli stessi immigrati che cominciano a fare le valigie. Dati che confermano come, rispetto ad un Centro-Nord che va male, si riscontra un Sud che va peggio. Così che rispetto ad una contrazione del Pil pari all'1,7% del Centro-Nord per il 2013, il Sud fa registrare un meno 2,5%. Una tendenza negativa anche rispetto al mercato dei consumi con le famiglie del Settentrione che fanno registrare un meno 2,8%, quelle del Sud fanno segnare un meno 4,2% e con gli investimenti che se al Centro-Nord crollano del 5,4% al Sud si raddoppiano fino al 11,3%.
Un quadro veramente a tinte fosche che non fanno presagire nulla di buono ed al quale è necessario ed indifferibile attrezzare un grande "Patto Sociale" capace di superare la recessione in atto; un patto che dovrà fondarsi su misure serie di politica economica e sociale, oltre che su una sicura stabilità di governo. Se ciò vale per il Paese in generale e per il Mezzogiorno in particolare, vale vieppiù per la realtà di Basilicata, dove bisognerà superare con sollecitudine le " manfrine " fra e nei partiti , o di quel che ne rimane, per pervenire ad un rinnovo dell'Esecutivo Regionale autorevole, credibile, eticamente accettabile, oltre che capace di mettere a frutto le cospicue risorse di cui si dispone, senza depauperarle e sprecarle,ma ottimizzandole.

Potenza, 06/08/2013

FEDERMAESTRI DEL LAVORO
CONSOLATO di BASILICATA
Il Console Regionale
MdL Antonio PAPALEO