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Intervento all'Assamblea Nazionale di Agrigento
Domenica, 08 Maggio 2016
Nota inviata dal Console Regionale MdL Antonio PAPALEO
Investire nel futuro , superando la logica “ soporosa “ e attendista a cui ci siamo uniformati per troppo tempo, guardando al passato.
A tanto, va anche posta una attenta riflessione circa l'impegno culturale che deve muovere la società tutta per superare le continue emergenze, cui sistematicamente siamo interessati , siano esse dovute alla criminalità comune e/o organizzata, ma anche alle diffuse forme di malaffare e di corruttela che nel tempo ci hanno fatto diventare un popolo assolutamente poco invidiato nel resto dell'Occidente e dell'Europa in particolare.
Come ha affermato recentemente il Presidente del Consiglio Matteo Renzi bisognerebbe, diversamente, superare queste nostre “ povertà “ , spesso segnate da forme passive di rassegnazione per riscoprire quanto di importante pure ci appartiene, facendo leva sull'autostima; da qui, le nostre vere peculiarità, quali le bellezze di un territorio che ci invidiano in tanti, così come le stesse intelligenze che connotano il nostro saperci rappresentare in giro per il mondo; tutto quanto, con l'aggiunta dell'entusiasmo, della passione e , più in generale, attraverso la rappresentazione e la pratica degli “ stili di vita” che nel mondo sono fra i più affermati, senza mai più piangerci addosso.
In particolare, come è stato ampiamente evidenziato, in occasione del recente Evento di Milano Expo 2015, siamo un Paese dalle molteplici possibilità, ma anche dalle infinite contraddizioni ; occorrerebbe , pertanto, uno sforzo che faccia invertire la rotta del pressapochismo, del dilettantismo specie in politica, del clientelismo elevato a sistema, dando una svolta decisiva al cambiamento del deplorevole andazzo che, ad oggi, ha determinato semplicemente incertezza e insufficienza, specie nel riuscire a creare sviluppo e occupazione.
Tanto è ancora più evidente nel Mezzogiorno d'Italia. per i suoi ritardi infrastrutturali, sia materiali ( viabilità, trasporti, energia, etc. ). che immateriali ( scuola, università,ricerca,informatizzazione, sistema bancario, etc.).
Rispetto a questi limiti ed a queste carenze, bisognerebbe intervenire con strumenti efficaci che sappiano andare oltre le risorse economiche, quant'anche importanti ed essenziali, quali quelle previste dal Masterplan; infatti, basterebbe saper e voler spendere bene e in tempi certi le risorse assentite attraverso i Fondi Comunitari, per poter risalire la china del sottosviluppo e recuperare gli atavici ritardi.
Quindi, il problema vero è legato al sapere a cui nel tempo ci siamo informati; bisognerà, perciò, recuperare in cultura , studiando e approfondendo le tematiche dell'ambito territoriale che ci appartiene, per approfondire le cause vere del ritardo e avviare una nuova e più valida politica per riuscire a decollare, specie nel determinare la fruizione delle tante “ emergenze “ storiche, paesaggistiche, archeologiche, enogastronomiche, etc., che fanno del Mezzogiorno d'Italia una “miniera di tesori”, troppo spesso e da troppo tempo sottostimati e tenuti in scarsa considerazione, se solo pensiamo allo scarso flusso turistico che viene ad interessarlo; infatti , fatto 100 il turismo che interessa il nostro Bel Paese, appena un modesto 11% raggiunge le regioni del Sud , Sicilia compresa, tanto quanto va ad interessare la sola Provincia di Bolzano.
E' questo il vero impegno verso cui indirizzare il grande “ esercito “ di Volontari che in Italia sono pari a circa 5 milioni di uomini e donne, noi compresi, avviando un intenso dialogo e confronto con le Istituzioni, ai diversi livelli di responsabilità, semmai sapendo coinvolgere le stesse Regioni, quelle del Mezzogiorno in particolare, perchè si determini quel surplus di attenzione verso un nuovo “ Patto per il Sud”. Consapevoli che l'Italia è una ed una sola , oppure non è un Paese che può definirsi tale.
Un Sud, infine, che sappia ritrovarsi e rilanciarsi con politiche capaci di superare l'angustia di una seppur positiva e risaputa ospitalità, riscoprendo e sapendosi appropriare di una seria e opportuna politica dell'accoglienza, quale quella che oggi verificano i Maestri in questa bella terra di Agrigento, ma che non resti una eccezione.
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