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1° Maggio FESTA DEL LAVORO
Giovedì, 01 Maggio 2014
La cerimonia Consegna Riconoscimento Stella al merito al Lavoro Basilicata
1° MAGGIO FESTA DEL LAVORO
1° Maggio Festa del Lavoro : sembra quasi una contraddizione, stante la presente stagione fatta di lavoro che manca, che si perde, che mutila o che provoca la morte. Consentitemi, quindi , che a quanti sono periti sul lavoro , dai lavoratori della Thissenkrup fino al nostro conterraneo Palavano , per il quale manifestano oggi sulla A3 a Lagonegro i Sindacati , vada il ricordo commoso dei Maestri del Lavoro di Basilicata.
Lavoro sempre più precario, sottopagato, spesso a nero.
Lavoro che sta diventando una sorta di miraggio per le nuove generazioni, costrette in numero sempre crescente a non poter vivere questa esperienza, equivalente alla vera “ dignità “ per ogni uomo o donna , proprio in quanto il lavoro rende liberi e capaci di crearsi una vita degna di essere vissuta. Lavoro certamente, quindi , ma che sappia esaltare l’Uomo, la sua personalità e la sua intelligenza, purchè non lo induca verso nuove forme di schiavitù e , perciò stesso, assicurandogli diritti, sicurezza e salvaguardia della vita.
Una premessa per introdurre il saluto che da lavoratore, rappresentante di una benemerita categoria , quale quella dei Maestri del Lavoro, voglio rivolgere anzitutto ai nuovi 11 lavoratori che oggi vengono insigniti dell’alto riconoscimento della “ Stella al Merito “ , conferita Loro dal Presidente della Repubblica.
Un alto riconoscimento reso ancora più prezioso dalla corona, che in questa solenne manifestazione, fanno Loro i tanti Rappresentanti Istituzionali, oggi qui presenti a partire dall’Eccellenza il Sig.Vice Ministro agli Interni On. Filippo Bubbico , al Sig.Prefetto di Potenza Ecc.za Rosaria Cicala e dal Sig. Sindaco f.f. di Potenza Sig. Pietro Campagna ; a tutti va il saluto grato e sincero mio personale e dei tanti Maestri accorsi a festeggiare i colleghi neo insigniti.
Un saluto sincero e affettuoso, fatto precedere da una solenne cerimonia religiosa, con una Santa Messa, officiata nella Chiesa Cattedrale di Potenza, dal Vicario Don VitoTelesca, anche per ricordare quei Maestri che in questo ultimo anno ci hanno lasciati per raggiungere la Casa del Padre.
Un saluto che vuole essere anche una esortazione a non volersi semplicemente fregiare del simbolo onorifico, ma a continuare, forse anche con maggiore incisività, a svolgere il compito esemplare che ha fatto loro guadagnare l’ambito riconoscimento.
Un riconoscimento che non cade dal cielo, ma è frutto di un lungo impegno lavorativo e nel sociale, passato al vaglio di approfondite indagini, sulla scorta delle segnalazioni venute in massima parte dai rispettivi datori di lavoro,alcuni dei quali sono qui presenti e che saluto , oppure attraverso le Organizzazioni Sociali o da autocandidature; tutte, infine, risultate meritevoli e, pertanto, riconosciute tali dal Ministero che, pur avendo preventivamente stabilito di riconoscerne sette, ha successivamente ampliato a ben 11 i meritevoli.
Un merito che è fondamentalmente basato su tre requisiti essenziali, quali la perizia, la laboriosità e la buona condotta morale.
Requisiti equivalenti a valori etici, oltre che di impegno lavorativo, tanto più necessari nella presente stagione, dove sembrerebbero sempre più rari, oppure ignorati, stante l’assenza di meritocrazia, troppo spesso sostituita dalla pratica dell’assistenzialismo elevato a sistema, laddove si è preferito favprire la deprecabile logica “ della mano tesa “.
Da queste brevi riflessioni l’esigenza di non estraniarsi, specie in questo periodo di difficoltà, ma continuare con rinnovato impegno civile e solidaristico a supportare quelle Istituzioni sensibili, alcune delle quali sono oggi qui presenti, non certo per svolgere una presenza rituale e asettica, ma per assumere con tutti noi un impegno concreto a recuperare questo territorio dalle sacche della depressione economico-sociale, al fine di un rilancio capace di restituire concrete speranze per un futuro meno nebuloso.
Un segnale positivo è stata l’approvazione , nei giorni scorsi, della Manovra Finanziaria Regionale , ma che va urgentemente integrata da quanto potrà e vorrà fare il Governo Centrale, specie con riferimento alla questione energetica ed alla tutela ambientale, oltre beninteso al rilancio occupazionale, mettendo semmai a frutto le risorse rivenienti dal jobs act e dal progetto “garanzia Giovani”, ambedue in itinere , oltre quelle non spese o in arrivo dalla Comunità Europea.
Tanto dovrà essere perseguito, non solo e non tanto per quanto noi stessi Maestri testimoniamo con il nostro passato e con il presente, ma per poter assicurare una prospettiva meno incerta alle generazioni venute dopo di noi o che verranno in futuro; una prospettiva non utopistica o fondata sulla astratta speranza, bensì resa possibile grazie alle reali ricchezze di cui il territorio dispone e che vanno da quelle naturali ( acqua, petrolio, territorio ), a quelle economiche (Fondi Europei), a quelle umane (giovani scolarizzati). Giovani che, altro paradosso , guardano al futuro come un evento da cui proteggersi.
Una urgenza ed una esigenza per frenare l’esodo delle forze vive, rappresentate dai giovani, verso i quali tutti noi abbiamo un dovere da assolvere ed anche perché non si vanifichino gli investimenti fatti dalle Istituzioni, oltre che dalle stesse famiglie.
Un investimento che non può essere a perdere (infatti, è stato calcolato che per i soli studenti, circa 3000 , che studiano in università fuori regione si spendono annualmente tra famiglie e risorse pubbliche circa 40 milioni di euro ogni anno ); diversamente sarebbe necessario preoccuparsi di pareggiare le spese improduttive degli anziani che restano ad abitare in questo territorio, impoverito oltre che dal calo demografico, anche dalla lenta spoliazione che sistematicamente viene operata per corrispondere alla cosiddetta “spending review” , tanto che sempre più insistentemente avanzano idee deprecabili quali la paventata macroregione istituzionale, la cui prospettiva significherebbe un epilogo di resa e di evidente incapacità a reagire ai fenomeni di sottosviluppo e di marginalizzazione
Di contro, occorre una ferma e decisa volontà del popolo lucano, dei suoi segmenti intermedi organizzati e delle democratiche Istituzioni affinché non prevalga la rabbia e la disperazione, ma si ritorni alla Polis per far fronte comune, in un moto di afflato, attraverso cui riprendere quell’armonioso ciclo che ha fatto grande l’Italia e con essa la Basilicata.
Occorre riflettere circa la drammaticità della situazione nazionale e lucana; quest’ultima in una fase di estrema difficoltà , come ci evidenziano i dati ultimi della disoccupazione ( riprendendo dal centro studi regionale della UIL, diretto dall’economista Giancarlo Vainieri e presentato appena ieri : solo nell’ultimo quadrimestre del 2013 vi è stato un incremento di altri 4700 nuovi disoccupati ) ; per questo , lo Studio esorta a potenziare ed investire sui settori produttivi e dell’innovazione , diversamente si incrementeranno ancora i soli servizi , che notoriamente sono direttamente dipendenti dalla sola economia regionale.
In conclusione , si può tranquillamente affermare che , in questi anni di democratica convivenza, il Paese ha visto anche i Maestri del Lavoro partecipare attivamente alla sua crescita; per questo, vuole continuare a rendersi disponibile, cosi come sta facendo, anche in questo territorio , interrogandosi non solo sulle questioni generali (dal lavoro, all’ambiente, al turismo, alle attività produttive), ma con percorsi concreti di scuola – lavoro, attualmente in itinere, perché si possa trasferire ai giovani quella passione e quell’insieme di valori che hanno rappresentato e rappresentano il vero humus di cui si sono nutriti e che amorevolmente e con umiltà vorrebbero venissero acquisiti da quanti con loro interloquiscono; così come si sta predisponendo ad utilizzare vetrine importanti nazionali e internazionali , a partire dal prossimo Evento di JOB & ORIENTA in programma a Verona.
Anche da questa odierna ed importante iniziativa , infine, può venire una spinta a non distrarsi oltremodo, ma a rimboccarsi le maniche per una inversione di tendenza che sappia confortare le aspettative del popolo lucano. Come Federmaestri Lucani, pur nel nostro limitato raggio di azione ci stiamo provando, sia con stimoli che con incontri mirati, quale quello ultimo di Matera per supportare la candidatura di Matera Capitale della Cultura 2019, non solo e non semplicemente per le bellezze di cui Matera dispone, ma per il contesto di storia e di cultura che rappresenta , oltre che volano vero per l’intero territorio lucano, affinchè la Basilicata non resti una sorta di “ enclave “, ma possa aprirsi al resto del mondo , facendo fruire a masse crescenti di visitatori le sue tante emergenze artistiche , paesaggistiche, enogastronomiche e di sana ospitalità.
Facciamo in modo, come ci esorta Papa Francesco a non tenere le braccia incrociate ed inutilizzate.
Lavoriamo ed impegnamoci, tutti insieme , in quanto Segmenti Organizzati della Società Lucana, a superare ( come ama ripetere De Rita ) il pensiero piccolo.
La Basilicata può farcela; deve farcela !
Grazie a tutti, evviva il 1° Maggio, evviva il Lavoro, evviva la Basilicata, evviva l’Italia.
Potenza Teatro Stabile 1 Maggio 2014
Mdl Antonio Papaleo Console Regionale dei Maestri del Lavoro Basilicata
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NOTA STAMPA
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