Consolato Provinciale Bergamo

VISITA ACCIAIERIA LUCCHINI-ACCADEMIA TADINI Lovere

Mercoledì, 28 Marzo 2018

Lovere figura oggi tra i “Borghi più belli d’Italia” e ne ha ben merito: con il suo centro storico notevole e ben conservato che si specchia ad anfiteatro nel lago d’Iseo, con il suo rinnovato lungolago, il suo porto turistico tra i più grandi della zona, le sue torri medioevali, i suoi palazzi carichi di opere d’arte, il santuario delle sante Gerosa e Capitanio, la splendida basilica quattrocentesca di santa Maria in Valvendra.

Di prima mattina, nella portineria della Lucchini R.S. un bel gruppo di Maestri del Lavoro del nostro Consolato ha trovato già pronti all’accoglienza tutto lo staff organizzativo della società che, dopo la breve presentazione della storia e della attività tecnica, ha accompagnato gli ospiti lungo il percorso di produzione, controllo, magazzino e spedizione dei prodotti senza tralasciare gli uffici di ricerca e sviluppo, ambiente e sicurezza, marketing e logistica. Fantastica la visione della fusione vera e propria cui abbiamo assistito e la colata di acciaio rovente lavorato nella forgia.

Lucchini a Lovere ha una storia lunghissima che parte dalla metà dell’ottocento e arriva ai giorni nostri attraverso ampliamenti e ridimensionamenti, rifacimenti e potenziamenti, crisi e cambi di proprietà, sempre però con una produzione di alto livello qualitativo che anche oggi ha saputo ritagliarsi una nicchia importante di mercato nella produzione delle ruote dei treni e simili esportati in tutto il mondo, Cina compresa.

Il tutto raccontato e commentato con competenza, passione e cordialità. Il vero valore aggiunto della visita di oggi.

Nel pomeriggio altro passaggio, altra storia: la storia dell’arte racchiusa nelle gallerie della Accademia Tadini che, subito, all’ingresso, offre il suo capolavoro di scultura, quella stele funeraria che Antonio Canova ha scolpita e poi donata al conte Tadini per la morte del figlio.

Da qui è un susseguirsi di saloni, sale e salette con una carrellata completa di opere di produzione lombarda, e non solo, degli ultimi quattro secoli: quadri, statue, ceramiche, armi, soggetti sacri e nature morte, allegorie e scene campestri, bozzetti e affreschi strappati che il conte Tadini ha raccolto e donato insieme al palazzo che le ospita alla città di Lovere e che Lovere conserva, espone e offre ai visitatori con grande orgoglio.

Un piccolo, vero, gioiello che merita una visita.