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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 8 marzo 2025
Venerdì, 07 Marzo 2025
8 marzo 2025: CONTINUITA’ DI UN IMPEGNO
La data 8 marzo, ufficializzatanel 1977 dall’AssembleaGenerale delle Nazioni Unite, aldi là dei fatti a cui si fa risalire lacelebrazione, rappresenta ancoraoggi un’occasione di riflessionee denuncia per tutte le donne aldi là di ogni ideologia.In un contesto mondialecaratterizzato da individualismo,disuguaglianze e violazioni deidiritti fondamentali dellapersona, a fronte di indifferenzae disorientamento che neritardano e ne ostacolano ilrispetto, quale il peso delledonne?Se in Occidente il dibattito contemporaneo impegna le donne a ragionare sulle sfide ancora aperte ea mantenere i traguardi raggiunti stante un linguaggio dei diritti talvolta reazionario, nel resto delmondo, nei 193 paesi ONU, le donne sulla carta sembrano godere degli stessi diritti dell’uomo manon nei fatti.Alla Commissione Realtà Femminile nella Famiglia Magistrale in questo 8 marzo piace regalare unosguardo internazionale a quelle donne che ne hanno bisogno geograficamente vicine o lontane: alledonne che vivono nei paesi in guerra, estranee ai conflitti, escluse dai processi di pace nonostantesiano peace-keeper “chiave per la pace” come le definisce l’ONU. Molte le donne private dei dirittipiù elementari, prigioniere dell’esercizio patriarcale, fondamentalista o indifferente il cui ordinesociale si fonda su credenze, costumi, tradizioni: non è solo un problema di genere ma del genereumano.Sono scesi i riflettori su circa 20 milioni di donne afgane tornate indietro di un ventennio, cancellatianni di progresso, libertà, vita sociale, ingabbiate da regole disumane e da un lungo elenco diproibizioni e privazioni.Difficile dimenticare le migliaia di ragazze afgane istruite ma oppresse, ridotte a schiave, violate nelcorpo e nell’anima da uno dei regimi più feroci; una ragazza con una ciocca di capelli fuori dal velofermata dalla polizia morale, la morte, le rivolte, le repressioni brutali, i prigionieri; è pieno il repartofemminile del carcere di Evin, lo stesso che ha provato Cecilia Sala. Calpestarle non le farà desistere,prima o poi vinceranno!Vittime di ogni tipo di abuso, fuori e dentro casa, povere e senza neanche il più elementare dei diritti,la salute: la tratta delle donne nel sud est asiatico, si “comprano” giovani spose incubatrici e le sposebambine a cui è negata l’infanzia e il futuro. Sono circa 500 milioni le donne analfabete nel mondo;a più di 62 milioni di bambine viene negata la scuola, tanta la dispersione scolastica nei paesi inconflitto e nei paesi sub sahariani, che spreco di capitale umano! Senza istruzione come potrannorivendicare i propri diritti? Silenzi e ritardi: per non dimenticare!
Commissione Nazionale Realtà Femminile nella Famiglia Magistrale
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