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Consolato Provinciale Livorno

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PROGETTO IMPIEGO

Lunedì, 15 Aprile 2013

File rivolto agli Allievi delle quinte Superiori

 

 

 

                I MAESTRI DEL LAVORO

 

 

La decorazione della STELLA AL MERITO DEL LAVORO è stata istituita con Regio Decreto n.3167 del 30-12-1923

 

La legge n. 1435 del febbraio 1992, all’art.1 stabilisce che la predetta decorazione è concessa ai lavoratori/trici, dipendenti da imprese pubbliche e private, oltre che, da aziende o stabilimenti dello stato, delle regioni, delle province, dei comuni, che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:

a)        - Si siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale;

b)       – Abbiano con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione;

c)        – Abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro;

d)        - Si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.

–   La decorazione comporta il titolo di “MAESTRO DEL LAVORO”

 

Le proposte di nomina, di norma sono avanzate dalle aziende.

 

  • Il I° maggio di ogni anno, in Italia vengono decorate 1000 persone (da 50 a 60 in Toscana di cui 5-6 a Livorno e provincia).
  • La “FEDERAZIONE MAESTRI DEL LAVORO D’ITALIA” è STATA COSTITUITA IL 27-03-1954 ed è stata eretta  in ENTE MORALE con D.P.R. N° 1256 del 14 APRILE 1956.
  • La Fed. Nazionale ha sede in Roma: sul territorio è articolata in CONSOLATI REGIONALI e PROVINCIALI quello di Livorno ha sede a Rosignano Solvay in Via Ernesto Solvay N°40 (Teatro)
  • Lo statuto della federazione, approvato con decreto gel Ministero del Lavoro il 16 ottobre 19997,

 all’Art.4 recita: la Federazione ha per scopo tra l'altro quello di”…...

favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali.

 

 

 

                                       PREMESSA

 

 Il CONSOLATO PROVINCIALE DEI MAESTRI DEL LAVORO  DI   LIVORNO

 

 

Ha elaborato un documento individuato come 

" PROGETTO IMPIEGO"   con il quale si tende a fornire ai giovani alcuni elementi di conoscenza e suggerimenti vari, utili per affrontare nel modo migliore il problema della ricerca del lavoro.

 

Prima di illustrare il documento di cui sopra, si ritiene opportuno dare qualche indicazione circa la realtà economica che contraddistingue il nostro territorio.

 

                         LA STRUTTURA ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI LIVORNO 

 

 

  INDUSTRIA:

 

La provincia ai LIVORNO rappresenta la parte centrale della fascia costiera Toscana, ed è caratterizzata da una forte vocazione "industriale".

La crisi attraversata negli anni 80 dal modello economico di sviluppo fondato sulle "partecipazioni statali" non ha lasciato indenne l'economia livornese che, dopo un periodo di stagnazione, negli ultimi anni sembra mostrare positivi aspetti dinamici di reazione.

 

La struttura industriale della provincia di Livorno è caratterizzata dalla presenza di tre poli industriali dominanti:

1.   il polo di Livorno, caratterizzato dalla forte presenza dell'industria meccanica, intesa principalmente come "componentistica auto", e dall'industria chimica e petrolchimica;

2.   il polo di Rosignano, contraddistinto dalla presenza dell'industria chimica e dalla realtà Artigianato e piccola Industria del comparto “le Morelline”.

3.   il polo di Piombino, caratterizzato dall'industria Siderurgica.

I tre poli mostrano la principale connotazione dell'economia Livornese: la forte presenza della GRANDE INDUSTRIA e dell'indotto. Questo fa di Livorno una realtà produttiva profondamente diversa dal resto della Toscana, dove la piccola impresa o, addirittura la micro impresa costituiscono la preminente realtà di riferimento. Negli ultimi anni ha cominciato a svilupparsi tutta una serie di industrie, per lo più di piccole dimensioni, operanti nei settori della meccanica di precisione e dell'alta tecnologia, che costituiscono adesso, una sezione importantissima del tessuto produttivo, oltre a rappresentare uno dei perni di rilancio industriale, frutto della capacità di diversificarsi e di specializzarsi della nostra industria.

L’arrivo di Azimut – Benetti a Livorno – che nei primi di dicembre 2003 subentra allo storico Cantiere Orlando  che, più di una volta si è trovata sull’orlo del fallimento. L’Azienda Viareggina (Azimut), peraltro, si è presentata come possibile futuro nella cantieristica per le grandi imbarcazioni di lusso del Mediterraneo. Motivi di ragionevole ottimismo ai fini di una ripresa produttiva, sono suffragati dal fatto che la nuova proprietà ha rilevato una fabbrica dotata di notevole tecnologia e si impegna ad  investire sull’innovazione.

La componentistica auto, caratterizzata dalla presenza di grandi gruppi italiani e stranieri (Delphi  S.p.A., Intier,Inalfa Italia Pierburg - TRW - Stafil - Gruppo Magna ), sta accentuando la propria vocazione e apertura al mercato internazionale, per cui le prospettive del settore potranno essere positivamente influenzate dall’andamento dei consumi che tutti auspicano.

risalente alla metà degli anni 70, imboccata la strada della privatizzazione, ha comunque mantenuto le posizioni di avanguardia a livello nazionale nel settore dell'acciaio, ha risentito della crisi internazionale con conseguente flessione delle vendite che l’ha costretta ad un ridimensionamento della produzione  con chiusura temporanea di una linea Altoforno e conseguente ridimensionamento del personale e massiccio uso della Cassa Integrazione Guadagni. La val di Cornia rimane tuttora una delle aree più industrializzate della Toscana , specializzata in attività di “base” di tipo qualificato. Il mantenimento di tale “motore” è, quindi, condizione indispensabile di sviluppo per il consolidamento del sistema. Il processo di diversificazione in atto ha portato alla nascita di  piccole e medie imprese, non ancora organizzate in vero e proprio “sistema”, ma tali da rappresentare nuovi e minori motori economici di sviluppo locale.

Per il settore della siderurgia,concentrato sulle grandi industrie di Piombino (Magona del Gruppo Arcelor e Sevestral ,ex Lucchini), concluso il ciclo storico incentrato sull'intervento pubblico con una crisi risalente alla metà degli anni 70, imboccata la strada della privatizzazione, ha comunque mantenuto le posizioni di avanguardia a livello nazionale nel settore dell'acciaio, ha risentito della crisi internazionale con conseguente flessione delle vendite che l’ha costretta ad un ridimensionamento della produzione  con chiusura temporanea di una linea Altoforno e conseguente ridimensionamento del personale e massiccio uso della Cassa Integrazione Guadagni. La val di Cornia rimane tuttora una delle aree più industrializzate della Toscana , specializzata in attività di “base” di tipo qualificato. Il mantenimento di tale “motore” è, quindi, condizione indispensabile di sviluppo per il consolidamento del sistema.Il processo di diversificazione in atto ha portato alla nascita di  piccole e medie imprese,non ancora organizzate in vero e proprio “sistema”, ma tali da rappresentare nuovi e minori motorieconomici di sviluppo locale.

Il settore delle Costruzioni – Edilizia – forte di oltre 3.850 imprese di cui circa 2500 ditte individuali (anno2011), rappresenta una realtà produttiva importante nell’economia provinciale livornese. I tagli finanziari operati agli investimenti degli Enti Locali, comportano un freno alla realizzazione di opere pubbliche pertanto le imprese di costruzioni saranno prevalentemente impegnate nei comparti abitativi e soprattutto in fabbricati non residenziali. Altro comparto di interesse è quello del rinnovo e della manutenzione straordinaria delle abitazioni esistenti,  grazie anche al regime di agevolazioni fiscali in essere.

Il polo chimico è presente sul nostro territorio con unità locali di multinazionali estere o, comunque, appartenenti a grandi gruppi, che hanno scelto di insediarsi in provincia di Livorno collegandosi al tessuto delle piccole e medie imprese locali, creando oggi, un sistema competitivo, dal quale vengono esportati con successo prodotti, processi e servizi.

Significativo era stato l’impegno del Gruppo Solvay (nel periodo 2003-2007 per un piano di investimenti di circa un miliardo di euro) da cui ci aspettavamo un consolidamento dell’occupazione  attualmente in forte diminuzione. Le imprese Livornesi come tutte le imprese italiane hanno realizzato anche nuovi insediamenti specialmente all’estero. La massiccia entrata in gioco di nuovi paesi ha determinato processi di delocalizzazioni,mentre non ha trovato contropartita nell’attrazione di investimenti esteri nella nostra provincia. La ragione di tale disinteresse può essere ricondotta al costo dei fattori di produzione (mano d’opera), dall’ambiente normativo, dalla burocrazia, dalla scarsità di aree per nuovi insediamenti ecc.

 Una menzione particolare meritano le infrastrutture marittime che caratterizzano la provincia di Livorno.

 Il territorio livornese è infatti fornito  di due eccellenti infrastrutture portuali, moderne ed efficienti, che rappresentano un notevole vantaggio competitivo. Da non sottovalutare la vicinanza dell’aeroporto di Pisa “Galileo Galilei” che in un momento di flessione mondiale nel trasporto aereo a registrato un forte incremento pi passeggeri e merci in transito influenzando positivamente anche il porto di Livorno.

Il Porto di Livorno si sviluppa complessivamente su una superficie di 2,5 milioni di mq, movimentando all'incirca 25,3 milioni di tonnellate in un anno e oltre mezzo milione di Teu di container (TEU acronimo di Twenty-Foot Equivalent Unit  (Unità equivalente a container da 20 piedi).questo fino al 2009 con la crisi Mondiale c’è stata in diminuzione del 25% delle tonnellate movimentate e del 5,3 % delle navi arrivate i Teu del 28%; Il porto è dotato di strutture operative efficienti di cui: 90 accosti, 11 km di banchine, 20 attracchi, 2 bacini di carenaggio con portata fino a 350.000 ton., tre pontoni galleggianti con portata fino a l000 ton., 22 gru, 13 Portainers, moderni servizi alle navi, un moderno ed efficace sistema Radar, pilotaggio, 11 rimorchiatori, esperti ormeggiatori, avvistatore  marittimo, ritiro rifiuti di bordo. Tutti gli operatori all'interno del Porto  comunicano tra loro con una rete in fibra ottica, molto veloce e ad alte prestazioni.

Si trova, inoltre, in una posizione strategica nel Mare Mediterraneo e in combinazione ferroviaria o stradale, permette agli operatori che lo utilizzano di servire in una giornata di trasporto circa 100 milioni di consumatori ad alto reddito del Nord Europa.

Il comparto crocieristico a differenza della movimentazione merci ha registrato un aumento del traffico passeggeri traghetti del 5,5%,  trova in Livorno uno scalo di grande interesse a livello internazionale grazie anche ad un hinterland eccezionale costituito dalla Toscana con il richiamo delle sue Città d’arte. Il movimento crocieristico negli ultimi anni è cresciuto a ritmi  sostenuti, tanto che si è giunti a circa 300 accosti annuali con circa 300.000  croceristi, anche per questo settore è previsto un incremento dovuto all’apporto della Compagnia MSC che si aggiunge alla compagnia COSTA che ha deciso di fare anche del Porto di Livorno scalo inizio Crociera. Un  Altro vettore legato al movimento turistico è quello dei collegamenti con le isole dell’arcipelago toscano, con la Corsica e la Sardegna con una frequenza intorno a 2 milioni di passeggeri.

 Il Porto di Piombino negli ultimi decenni ha assunto sempre di più le caratteristiche di porto polifunzionale, proponendosi all'attenzione dei mercati interni e internazionali sia per i traffici commerciali che per lo sviluppo, per il traffico Ro - Ro (Roll - on/roll - off chiamate anche Ro-Ro è il termine inglese per indicare una nave-traghetto vera e propria con modalità di carico del gommato in modo autonomo e senza ausilio di mezzi meccanici ) con la Sardegna e le  isole, sia per il traffico passeggeri per il turi­smo Elbano. In anni recenti il Porto di Piombino ha assunto importanza anche per i traffici commerciali con i Paesi del  Mediterraneo, Medio ed Estremo Oriente e Sud America e per l'attività di servizio ai traffici industriali e commerciali .delle grandi industrie siderurgiche e metallurgiche: Lucchini, Magona d'Italia, Dalmine e delle industrie del comprensorio, Enel, Sol mine, Tioxide, Solvay.

Il Porto di Livorno è collegato tramite un raccordo ferroviario e 10 Km di superstrada all'Interporto "A. Vespucci ". Tale centro intermodale è situato su una superficie di 2,1 milioni di mq nel comune di Collesalvetti e svolge le seguenti operazioni: raccolta e distribuzione container, operazioni di interscambio per trasporto gomma/ferrovia ed operazioni doganali. Ospita, inoltre servizi alle imprese, alle persone e ai mezzi di trasporto. Proprio i due porti, le aree e le infrastrutture costituiscono gli elementi portanti dell'economia livornese, capaci di accrescere il livello di attrazione economica dell'area, attraverso una serie di servizi adeguati. Questa ampia e qualificata dotazione infrastrutturale fa di Livorno il baricentro intermodale dell'AREA  VASTA , composta dal Sistema Economico dell'Area Livornese, dell'Area Pisana e della val D'Era. I territori coinvolti concentrano una articolazione di grandi strutture di trasporto - aeroporto, porto, due nodi ferroviari, due nodi autostradali e superstradali - corredati di ampi spazi circostanti per l'infrastrutturazione e ricche potenzialità interattive. A completamento delle infrastrutture esistenti l’imprenditoria livornese auspica: il completamento della variante Aurelia con la realizzazione del corridoio tirrenico, autostrada Rosignano – Civitavecchia  (realizzato il primo lotto Rosignano).

 

AGRICOLTURA E  ZOOTECNIA:

 

L'Agricoltura sta registrando un andamento positivo,con 2879 imprese attive che hanno comunque risentito della crisi in atto con perdite di 1- 2 punti percentuali sempre minori rispetto all’agricoltura in Italia (-5%). La situazione climatica della nostra zona costiera rappresenta un motivo di ordine positivo per alcune colture, prima fra tutte la vite. Da evidenziare l'ottimo andamento anche dell'olivo per la qualità del prodotto, più ancora che per la quantità. L'olio ed il vino, due prodotti tipici della Toscana, hanno offerto risultanze davvero eccezionali per la loro squisita bontà. Il vino è fonte di soddisfazione per gli agricoltori. Nel  contesto della produzione  globale  del prodotto, continuano ad eccellere quelle etichette che hanno nobilitato la nostra zona del centro sud della provincia, equiparandola alle più celebri e famose zone vinicole d'Italia e del mondo.

Nelle coltivazioni cerealicole si è avvertito un processo in parte contrastante: il frumento duro è stato caratterizzato da una leggera diminuzione di resa per ettaro, ma da una altrettanto leggera crescita della superficie posta a coltura, per cui alla fine, la quantità è rimasta pressoché invariata. Nel settore zootecnico, che resta marginale nel comparto agricolo, si avverte un buon andamento degli allevamenti equini, una diminuzione di quelli suini ed una invariabilità per quelli ovi caprini. L’agricoltura livornese è comunque un settore sano, in cui continua ad aumentare la produzione e la resa dei terreni, dovei sono presenti varie produzioni di eccellenza.

 

ARTIGIANATO:

 

Particolare rilievo assume il comparto dell'artigianato, che in provincia di Livorno rappresenta da sempre una delle primarie fonti di reddito

Su un totale di circa 25.000 imprese iscritte nel Registro della CCIAA(Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura), oltre 7341(1,06% in più rispetto al fine 2008), . Nel corso del primo semestre 2009 l’artigianato realizza il miglior risultato tra tutte le province toscane sul fronte della variazione di fatturato (dati solo semestrali), in altre parole riesce a limitare la perdita di fatturato rispetto allo stesso semestre 2008 al 10,1%, contro una media regionale di 20,1%. Rimane contenuta anche la perdita di addetti (-1,8%). Desta qualche preoccupazione il forte calo degli ordinativi dichiarato dalle imprese, per quanto il dato livornese sia il migliore a livello regionale. L'artigianato livornese costituisce un settore atipico rispetto agli analoghi comparti delle altre province toscane, dalle quali si discosta sostanzialmente. Gli artigiani di Livorno sono nel 65  70 per cento del loro complesso, imprese che svolgono un'attività di servizi, piuttosto che di produzione.

Il settore dimostra anche una notevole vivacità di rinnovo, ma ciò denota aspetti positivi ed altri negativi. I primi sono quelli che si individuano nella volontà di affermarsi  nel mondo produttivo, i secondi sono quelli che derivano da una certa fragilità del settore, in cui troppe aziende nascono e cessano con grande facilità.

L'auspicio al mondo dell'artigianato livornese è quello che possano crescere le aziende che svolgono attività produttive, perché è maggiormente da tale comparto che possono nascere reali prospettive occupazionali.

 

LA DISTRIBUZIONE:

 

L'importanza del settore è messa in evidenza dalla quantità di occupati, basti pensare che venticinque persone su cento lavorano nel comparto commerciale nelle diverse articolazioni, (ingrosso, dettaglio, ambulanti, intermediazione) e nei servizi ad esso correlati. Nel settore distributivo una significativa innovazione si è avuta a Livorno con l’apertura,di grandi complessi commerciali quali l’Ipercoop, Castorama,Pam,Euronics,Uni euro ect. Da tale situazione traggono vantaggi i consumatori finali, mentre  sono stati svantaggiati i piccoli imprenditori del settore, già fortemente provati dalla difficile congiuntura di carattere generale. Questi parametri esprimono il malessere del settore, dove i negozi tendono a diminuire il personale dipendente e dove non si accenna ad una crescita strutturale e costante. con conseguente diminuzione degli addetti

 

Tendenza positiva per alberghi e ristoranti, al riguardo occorre citare la riapertura sul lungomare livornese, del grande Albergo Palazzo, dopo tanti anni di inattività ed importanti lavori di ristrutturazione.

 

ATTIVITA' TURISTICHE:

Il turismo e le attività connesse rivestono un ruolo preminente nel quadro economico provinciale;il settore presenta tutti i presupposti per un ulteriore consistente sviluppo, particolarmente significativo in quanto il turismo,grazie alle interconnessioni  con altri settori di attività, esercita una importante funzione di traino per lo sviluppo dell’intero sistema economico provinciale.

La valorizzazione del territorio attenta alla componente balneare deve puntare a una diversificazione e qualificazione dell’offerta turistica, favorendo soprattutto lo sviluppo del turismo culturale e ambientale. Un aspetto particolare come già detto è quello del movimento di passeggeri dei porti di Livorno e Piombino con destinazione verso l’arcipelago Toscano, la Corsica e la Sardegna, nonché del traffico crocieristico,va inoltre ricordatala la realizzazione del porto Turistico di Rosignano Marittimo denominato “Cala dei Medici”, attualmente in piena attività.

 

 La consistenza delle attrezzature ricettive turistiche nella provincia di Livorno può essere riassunto nei seguenti dati:

 

Alberghi                                                     N°- 303

Residenze Turistiche Alberghiere                  N°-  74

Campeggi                                                   N°-  65

Villaggi Turistici e Residence                         N°-  44

Aziende Agrituristiche                                   N°-186

Ostelli                                                         N°- 3

Case Appartamenti per vacanze                    N°-201

                                  

Il movimento turistico registrato nelle strutture ricettive può essere sintetizzato nel prospetto seguente:

Arrivi

Anno 2011

Settore alberghiero

651593

Settore extra alberghiero

557836

Totale

1209429

Presenze

 

Settore alberghiero

3044550

Settore extra alberghiero

4663877

Totale

7708427

 

 

 

                  PROGETTO IMPIEGO

Si articola come segue:

 

1.Preparazione del "curriculum vitae" e come farlo pervenire

 

2.Comportamento in occasione del colloquio

 

3.Cosa fare dopo il colloquio

 

4.La ricerca del lavoro come orientarsi.

 

5.Amministrazione Provinciale :

                     - Centri per l’impiego

                     - Formazione Professionale    

6.Le Forme del Lavoro

7.Lavoro in Proprio

 

 

PREMESSA:

 

  • Cercare “un lavoro” o Cercare “il lavoro” ?

 

Dove :

  • nelle imprese private, industriali e commerciali
  • nelle imprese pubbliche
  • in proprio

 

Quanto tempo occorre ?

 

  • l’ attesa media per un primo posto di lavoro per diplomati e laureati è di circa due anni.
  •  Cercare lavoro è un lavoro a tempo pieno,
  •  La ricerca di un posto di lavoro implica la creazione di un prodotto e il modo più efficace per farlo acquistare è un’operazione di Marketing

 

 

  1. PREPARAZIONE DEL CURRICULUM VITAE

 

Il curriculum vitae è uno strumento di marketing: è il “prodotto”.

 Deve essere chiaro, sintetico,facile da leggere;

i capitoli di un curriculum vitae:

Anagrafica

Trasferibilità

Titolo di studio ed attestazioni se esistono - voti se i massimi

Conoscenza dell’informatica

Conoscenza delle lingue

Esperienze professionali in ordine cronologico

Hobby se importanti e se ok per il lavoro

Attività sportive, con i criteri di cui sopra

 

Questi sono i consigli che ci sentiamo di dare:

- prendere sempre informazioni sull'azienda a cui si vuol inviare il CV, in modo da poter personalizzare sempre l'eventuale lettera di accompagnamento al CV.

Se l'azienda ha un sito web verificare se vengono date indicazioni su come inviare i CV  verificare se l'azienda ha un proprio modello di CV da compilare, in tal caso compilare sempre quello, ed inviare anche un CV personalizzato solo nel caso in cui il CV dell'azienda non permetta di dare tutte le informazioni che vogliamo.

Se il CV deve essere inviato ad un azienda in ambito europeo utilizzare il CV europeo, se l’azienda opera in Italia utilizzare anche un CV personalizzato.

Il curriculum vitae deve rappresentare una schematica fotografia della persona e dei suoi requisiti professionali senza assumere carattere epistolare. (E' un'espressione latina, che significa 'corso della vita' , usata per indicare il documento che contiene il resoconto delle principali vicende di una persona, dei suoi studi, delle successive e più importanti fasi della sua carriera. ...)Di volta in volta può essere consegnato o accompagnato con apposita lettera. Di seguito anche lo schema di curriculum vitae in formato europeo.

 

Per ulteriori informazioni:                                             http://europass.cedefop.europa.eu/

 

Trasmettetelo sempre con una presentazione ad hoc per il destinatario ( meglio conoscere il nome del responsabile risorse Umane)

Conservate traccia di tutte le lettere inviate

 

Le fonti:

 

Esistono elenchi di aziende divisi per settore di attività, con indicazioni aggiuntive relative al fatturato e al numero di dipendenti.

Camera di commercio (v. progetto Excelsior)

 

Esistono libri che raccolgono nomi delle società di selezione del personale.

 

Acquistate i quotidiani (meglio se di tiratura nazionale) che pubblichino inserzioni

 

Controllate i siti di recruitment: www.lavoro.org/, www.monster.it/ www.stepstone.it/, www.cliccalavoro.it/, consultateli frequentemente.In questi siti potrete Inserire il vostro curriculum, gratuitamente,

 

 CENTRI PER L’IMPIEGO

Questo argomento di estremo interesse per chi cerca lavoro, sarà illustrato a parte in quanto i “Centri per l’impiego”, rappresentano i punti di riferimento istituzionali per chi cerca lavoro, in sostituzione degli uffici di collocamento e massima occupazione.

 

 

  1.  Come ottenere il Colloquio

Dopo un ragionevole periodo di tempo (15-30 giorni) dall’invio del curriculum Vitae o da un primo incontro,è opportuno cercare di ristabilire un contatto personale o telefonico con l’obbiettivo di ottenere un colloquio a questo punto informativo, con persona responsabile, in relazione alla domanda presentata.

 

  1.   Comportamento in occasione del Colloquio

 

Presentarsi bene:

“Se sbagli a presentarti sei già fuori al 50% “ sostengono all’associazione italiana dei responsabili delle risorse umane che si dedicano alla selezione del personale in Italia. L’abbigliamento è molto importante. Il candidato che si presenta presso una società o una agenzia per il lavoro dove vuol essere assunto deve informarsi prima sullo stile dell’azienda: deve capire qual è l’atteggiamento formale da adottare e regolarsi di conseguenza.

Se fai un colloquio in un’azienda giovane e informale non puoi presentarti in completo: dovrai portare il maglione le polo senza giacca; ma se vuoi essere assunto da una ditta tradizionale, giacca e cravatta sono obbligatori (comunque sempre un abbigliamento sobrio senza eccessi).

 

Dal Corriere della Sera:

SE CERCHI LAVORO PREPARATI A QUESTE DOMANDE

Le motivazioni certo. Poi la postura, i tic nervosi, il tono della voce gli occhi che saltellano da un punto all’altro della stanza. Ci hanno sempre detto di fare attenzione a queste cose nei colloqui di lavoro. Ma non ci hanno preparato alle domande che c’entrano poco o nulla con l’impiego al quale si aspira e che sempre più vengono fatte da società come Goldman Sachs o Google. Questi come il numero di palle da basket che possono stare in una stanza o come uscire da un frullatore se ridotti alla dimensione di una matita. Queste e altre domande sono state raccolte dal sito specializzato Glassdoor.com dopo aver letto oltre ottantamila interviste di lavoro. Eccone alcune:

  • Qual è la filosofia delle arti marziali?
  • Cos’è successo in questo paese negli ultimi dieci anni?
  • Quanto sei strano in una scala da 1 a 10?
  • Su venticinque cavalli, scegline tre. In ogni gara, possono correre solo cinque cavalli. Qual è il numero minimo di corse richiesto?
  • Una mela costa 20 centesimi, un’arancia 40 e il pompelmo 60. Quanto costa una pera?
  • Qual è il vostro sogno nel cassetto?
    Come si vede tra 10/15 anni?
  • primo errore da evitare in fase di colloquio è non ricordarsi il proprio curriculum
  • perché dovrebbe lavorare per la nostra azienda? Perché penso di essere la risorsa giusta per voi, perché rispondo a tutte le caratteristiche richieste

 


  Domande personali

 

  •  mi parli di Lei
  •   quali sono i suoi obiettivi professionali?
  •   quali sono i suoi maggiori difetti?
  •   quali sono le sue migliori qualità?come si vede da qui a 10 anni?                                      
  •   quali sono i suoi migliori successi?
  •  quali sono stati i suoi maggiori fallimenti?
  •   mi descriva il suo lavoro ideale
  •  quali sono le occasioni in cui litiga con  le persone, e perché?
  •   mi descriva il processo col quale prende   una decisione importante
  •   quali sono i suoi programmi tv, libri o musica  preferita?
  •   quali sono i suoi hobby?

 

 

Puntualità:

 

  • Meglio arrivare dieci minuti prima che un minuto dopo;partire da casa con congruo anticipo.

 

Atteggiamento:

  • E’ normale, soprattutto le prime volte, essere emozionati, ma non è necessario farsi prendere dal panico.
  •  Avere sempre una copia del curriculum da far vedere che serve come documento e come riferimento.
  •  Salutare per primo  “far sentire” la stretta di mano senza esagerare.
  •  Aspettare di sedersi quando lo dirà l’interlocutore.
  •  Prendere posto sulla sedia in modo normale non essere troppo “disinvolto”.
  • Brevissimamente ringraziare per essere stato convocato.
  • Se avete le informazioni giuste, fare qualche breve apprezzamento positivo su:

           azienda, ufficio dell’interlocutore, il posto etc.” per rompere il ghiaccio”.

  •  Aspettare la prima domanda e prima di rispondere cercate di essere certi di averne capito il senso.
  • Con cortesia potete chiedere chiarimenti.
  •  Ascoltare con attenzione quello che l’interlocutore vorrà dirvi.
  • Quando si parla delle esperienze pregresse mostrare entusiasmo per quanto fatto.
  • Eventuali esperienze negative dirle chiaramente, ma cercate di farle diventare degli….. incidenti formativi di percorso.
  • Mostrate ottimismo per il futuro.
  • Dare la sensazione di essere convinti di riuscire.
  • Questi ultimi due atteggiamenti rappresentano l’atteggiamento per così dire “vincente”.

 

Una volta conosciuto il possibile posto di lavoro potete dire che siete convinti di esser un valido candidato per quel posto. Meglio se riuscite a evidenziare i motivi per questa convinzione. Durante il colloquio Cercate di assumere un atteggiamento che riveli sicurezza e attenzione. In ogni caso, guardare sempre negli occhi l’interlocutore (evitando atteggiamenti sfuggenti) non incrociare le gambe le braccia, tenere una posizione composta e naturale senza appoggiarsi sul tavolo o scrivania dell’interlocutore.

 

Tutto quanto sopra è molto importante per mostrare un atteggiamento vincente, ma attenzione a non strafare.

 

Concludete il colloquio con un sincero ringraziamento e cercate di impegnare in qualche modo l’interlocutore per un ulteriore contatto.

Cercate  con tatto di ottenere una scadenza.

Salutare con un bel sorriso

 

Non scappare subito via: non alzarsi prima del selezionatore e assicurarsi di avere risposto in modo esauriente a tutte le domande.

Non tutti sanno fare le interviste di assunzione ……….. potrà capitare di avere un    interlocutore che parla più del necessario invece di ascoltare, come dovrebbe.

 

Voi ascoltatelo, ripetiamo, voi ascoltatelo con la massima attenzione, non interrompetelo mai e state all’erta nel cogliere l’occasione per dire voi chi siete, quello che avete da dire per farvi conoscere professionalmente e come persona.

Anche in questa situazione sarete facilitati se avrete con voi una copia del curriculum vitae.

 

  1. COSA FARE DOPO IL COLLOQUIO

Lettera personalizzata (e-mail) – dopo alcuni giorni dal colloquio.

 In alternativa una telefonata per conoscere eventuali novità

 

  1. LA RICERCA DEL LAVORO: COME ORIENTARSI.

 

Oltre a quanto esposto nei capitoli precedenti circa l’identificazione dei tipi di aziende più vicine al profilo generale del partecipante e le indicazioni fornite in merito al COLLOQUIO, si tenga presente l’opportunità di muoversi nelle seguenti direzioni:

 

 

a– CONCORSI PER IMPIEGHI PUBBLICI.

 

Le notizie per i concorsi possono essere reperite presso i “Centri per l’Impiego” o nelle bacheche dei sotto elencati Enti e/o Uffici:

  • Amministrazioni provinciali
  • Amministrazioni comunali
  • Amministrazioni regionali
  • Sedi di ospedali, U.S.L., cliniche universitarie
  • Provveditorato agli studi, scuole, università
  • Camere di Commercio, sedi di Catasto,Registro, Preture e Tribunali
  • Internet,Informa giovani, giornali specializzati e non, etc.

E’ necessario visitare almeno tutti questi uffici perché, anche se obbligatorio, non tutti espongono i bandi di concorso.

I bandi sono reperibili su:

  • Gazzetta ufficiale della Repubblica,
  • Bollettino ufficiale della Regione Toscana (reperibili entrambi presso Enti Pubblici, biblioteche e principali librerie),
  • Pubblicazioni specifiche sui concorsi (Acquistabili nelle edicole)

 

WEB- PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

www.concorsi.it

Per chi pensa di giocare le sue carte nel “posto sicuro”,  troverà un elenco aggiornato di bandi e concorsi per l’amministrazione, l’Esercito, Marina,o la Finanza con la descrizione dettagliata e tutte le scadenze.

 

b) – UTILIZZAZIONE DELLE INSERZIONI SUI GIORNALI

 

La consultazione del maggior numero di giornali (anche presso biblioteche pubbliche) può essere sempre utile. Se un annuncio è di particolare interesse, seguire le istruzioni dell’annuncio stesso e le modalità di contatto. In ogni caso allegare il “Curriculum vitae” di cui si è già detto. La stampa, sia quella nazionale con cronache locali, sia quella locale, può essere utilizzata anche per inserzioni di domande di lavoro che però sono consigliabili se riferite ad una qualche offerta di professionalità. Tra i principali giornali che dedicano uno spazio apposito alle offerte di lavoro citiamo:Il Tirreno (martedì); La Nazione, La repubblica (lunedì); Corriere della sera (Venerdì), Sole 24 ore (lunedì), Italia oggi (lunedì). Le offerte di lavoro a mezzo stampa sono consultabili anche in opportuna banca dati della regione sul sito www.regione.toscana.it

 

 

REGISTRAZIONE Di CONTROLLO.

 

Per ogni azienda contattata, predisporre un appunto dove annotare ogni atto compiuto o notizia ricevuta.

Si raccomanda di consultarlo da prima      di ogni azione successiva.

 

c) – MINISTERO DEL WELLFARE (LAVORO)

 

Si può chiamare gratuitamente il N° verde 800 196 196 l’apposito centro d'ascolto del Ministero del Lavoro per avere  informazioni sugli argomenti esistenti per la  formazione  professionale e l’ inserimento nel mondo del lavoro.

 

 

Su internet, il Ministero del Lavoro ha inoltre i recapiti:

¨      http://www.lavoro.gov.it/Lavoro

¨  e-mail: UCOFPL DIV@minlavoro.it  

 

ove è possibile  trovare  notizie utili sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro indirizzate ai giovani, ai disoccupati e agli operatori.

 

 

           AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

 

Dopo aver esaurito una panoramica di suggerimenti utili al giovane per la ricerca del posto di lavoro è opportuno evidenziare che il referente istituzionale nella pubblica amministrazione per il supporto ai giovani nella ricerca del lavoro è rappresentato dalla Amministrazione Provinciale ( gli uffici di collocamento non esistono più) che si avvale di due importantissimi strumenti:

 

I Centri per l’impiego

 

LIVORNO:
Via Marradi, 116 tel. 0586 -269711 fax 0586-269745
E-mail: ci.livorno@provincia.livorno.it
ORARIO: Dal lunedì al venerdì: 9,00-12
            Giovedì: 15,00 -16,00 

CECINA:
Via Roma, 1 tel. 0586 688011 fax 0586-688043
E-mail: ci.rosignano@provincia.livorno.it
ORARIO: Lunedì-giovedi-Venerdì: 9-12.30
            Martedì: 9-12.30 / 15-16.30

ROSIGNANO:
Via Amendola, 9 tel- 0586/760169 fax. 0586-760234
E-mail: ci.rosignano@provincia.livorno.it
ORARIO: Lunedì-giovedi-Venerdì: 9-12.30
            Martedì: 9-12.30 / 15-16.30 



PIOMBINO:
Largo Caduti sul Lavoro, 17 tel. 0565 26331 fax. 263380
E-mail: ci.piombino@provincia.livorno.it
ORARIO: Dal lunedì al venerdì: 9-12 
                 martedì 15-16 

PORTOFERRAIO:
Via V. Hugo, 1 tel. 0565 914268 fax 0565- 919173
E-mail: ci.portoferraio@provincia.livorno.it
ORARIO: Dal lunedì al venerdì: 8,30-12
                 Martedì: 15-16

 

 

 

CORSI Di FORMAZIONE PROFESSIONALE

 

L'Amministrazione Provinciale cura - per legge - anche l'organizzazione sistematica dei corsi di formazione professionale, secondo programmi che vengono realizzati ogni anno sulla base di finanziamenti pubblici finalizzati al conferimento di professionalità richieste dal mercato del lavoro.

 

Si tratta di interventi molto significativi, non onerosi per i partecipanti che vengono ammessi ai corsi stessi.

Tali percorsi formativi possono costituire un buon trampolino per superare, in molti casi, i problemi che ostacolano l’ acquisizione di un posto di lavoro

Informazioni su questo importante argomento possono essere richieste agli Assessorati alla formazione della Provincia e della Regione, ai Centri per l’impiego,e consultando il sito Internet- http://www.provincia.livorno.it/formazione/

 

LE FORME DEL LAVORO

 

Illustriamo qui di seguito per sommi capi le varie tipologie di lavoro e le principali forme contrattuali in essere nel mondo del lavoro con riferimento alla cosiddetta “Riforma Biagi, tenendo tuttavia presente che la materia è in continua evoluzione anche sul piano normativo, per cui, in caso di necessità di approfondimento, è sempre consigliabile fare puntuale riferimento ai Centri per l’Impiego ( le informazioni sono in parte estrapolate dalla pubblicazione “essere preparati”- guida alla ricerca del lavoro edita dalla provincia di Livorno.

La  riforma del Lavoro 2012 del Ministro Elsa Fornero a portato modifiche sopratutto alla voce  “APPRENDISTATO”

Chi può diventare apprendista? e Per quale tipologia di apprendistato?

Se hai un’età compresa fra i 15 e i 29 anni puoi essere assunto come apprendista in un’impresa privata di qualunque settore . Il contratto di apprendistato è distinto in tipologie, con finalità e requisiti di ingresso diversi:

contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale: si rivolge ai giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni. Per i minorenni, consente di completare l’obbligo di istruzione e di assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni di età; per i maggiorenni può essere una possibilità per acquisire almeno un titolo di studio con riconoscimento nazionale. Infatti, questa tipologia di apprendistato permette di conseguire una qualifica di operatore professionale dopo tre anni e/o un diploma professionale al termine del quarto anno;

 

contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere: si rivolge ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni. Possono accedere a questa tipologia di apprendistato anche i diciassettenni, se hanno già assolto il diritto-dovere all’istruzione e formazione conseguendo un titolo di qualifica o di diploma. L’apprendistato professionalizzante consente di acquisire una qualificazione professionale, come prevista dai contratti collettivi di lavoro, e di maturare competenze di base, trasversali oltre che tecnico-professionali;

contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca: si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 (o 17 , se in possesso di qualifica professionale) ed i 29 anni compiuti; questa tipologia di contratto ha diverse finalità: 

può essere un’opzione per conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, una certificazione tecnica superiore, oppure titoli universitari e di alta formazione, come la Laurea triennale o magistrale, il master di I e II livello, il dottorato di ricerca;

può favorire l’inserimento in impresa per i giovani che saranno impegnati nelle aree dedicate alla ricerca;

può essere una modalità per espletare il praticantato nelle professioni ordinistiche che hanno regolamentato questa possibilità.

Contratto di assunzione

Il contratto di assunzione in apprendistato deve essere stipulato necessariamente in forma scritta.

Il contratto deve contenere:

1) la prestazione oggetto del contratto;

2) il periodo di prova (di durata non superiore a quanto previsto per il lavoratore qualificato inquadrato allo stesso livello iniziale di assunzione);

3) il livello di inquadramento iniziale, intermedio e finale;

4) la qualifica che potrà essere acquisita al termine del rapporto.

Entro trenta giorni dall’assunzione deve essere dato all’apprendista il Piano Formativo Individuale che definisce, per tutta la durata del contratto, il percorso formativo dell'apprendista.

A mero titolo esemplificativo di seguito si allega un modello che può essere utilizzato per la stipula del contratto di apprendistato.

Modello di contratto Apprendistato per la qualifica e il diploma  professionale

 

 

 

 

MODELLO DI CONTRATTO

DI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE

ex art. 3, d.lgs. n. 167/2011

........................ [Datore di lavoro], in persona del legale rappresentante Sig. ........................, nato a

........................, il ............, con sede legale in ........................, via ........................, n. ...., C.F. e

partita IVA ........................ (Datore di lavoro)

E

........................ [Apprendista], nato a ........................, il ............, residente in ........................, via

........................, n. ...., C.F. ........................ (Apprendista)

CONVENGONO

1. OGGETTO

Il Sig. ........................ è assunto con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma

professionale ai sensi dell’art. 3 del d.lgs. n. 167/2011, finalizzato al conseguimento della qualifica

di ........................ [oppure: finalizzato al conseguimento del diploma in ........................].

2. DECORRENZA E DURATA

2.1. L’assunzione decorre dal ............; la durata del contratto è fissata in anni .....

2.2. La fase formativa del contratto si conclude il............, fermo restando che, al termine di detto periodo e in ragione della durata a tempo indeterminato del contratto di apprendistato, il rapporto proseguirà tra le parti come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, salva la facoltà di recesso riconosciuta alle parti ai sensi dell’art. 2118 c.c., esercitata nel rispetto del termine di preavviso di .... giorni.

2.3. Alla scadenza del termine sopra fissato, sulla base della valutazione delle competenze

acquisite nel percorso formativo interno ed esterno all’Azienda, l’Apprendista conseguirà il titolo di

cui sopra.

3. INQUADRAMENTO E RETRIBUZIONE

3.1. L’inquadramento contrattuale è così stabilito: primi .... mesi di assunzione – ........................

livello; successivi .... mesi – ........................ livello.

3.2. Il compenso sarà per i primi .... mesi pari ad euro ........................ lordi mensiliPer i

successivi .... mesi sarà pari ad euro ........................ lordi mensili.

4. FORMAZIONE

La formazione si svolgerà secondo il piano formativo da allegare al presente contratto entro 30 giorni dalla sottoscrizione dello stesso e di cui costituisce parte integrante.

5. TUTOR

Il Tutor aziendale durante l’intero svolgimento del rapporto sarà il Sig. ........................ [verificare le previsioni a riguardo del Ccnl] che affiancherà l’Apprendista con il compito di trasmettere le competenze adeguate allo svolgimento della mansione assegnata e di favorire l’integrazione tra la formazione esterna e la formazione interna all’Azienda stessa. Il Tutor formativo sarà il Sig.........................

6. LUOGO E ORARIO DI LAVORO

La sede di lavoro è in ........................, via ........................, n. ...... L’orario di lavoro sarà pari a ....

ore settimanali così come previsto dal Ccnl .........................

7. PERIODO DI PROVA

L’assunzione è subordinata al positivo superamento di un periodo di prova di ........................ [n. di

giorni/settimane/mesi di calendario/lavorativi] durante il quale ciascuna delle parti sarà libera direcedere dal contratto senza obbligo di preavviso.

8. SICUREZZA

Il Datore di lavoro dichiara di applicare tutte le norme in vigore in materia di sicurezza sul lavoro ed

in particolare la disciplina di cui al d.lgs. n. 81/2008 (TU sicurezza) e successive modificazioni.

L’Apprendista si impegna ad uniformarsi alle relative prescrizioni ed a rendere note eventuali

situazioni anormali che dovesse riscontrare in occasione dell’esercizio dell’attività lavorativa.

9. REGISTRAZIONI OBBLIGATORIE

Il Datore di lavoro dà atto che con l’assunzione l’Apprendista verrà iscritto nel Libro unico del lavoro tenuto ai sensi della l. n. 133/2008.

10. PRIVACY

Il Datore di lavoro dichiara che i dati relativi alla persona dell’Apprendista e, se del caso, dei suoi famigliari saranno trattati ai sensi della normativa vigente ai soli fini della gestione del rapporto di lavoro da intendersi in modo generale e con l’inclusione anche dei rapporti con enti previdenziali, assistenziali e con l’amministrazione finanziaria.

11. RISERVATEZZA (facoltativa)

Con la stipulazione del presente contratto l’Apprendista si impegna a seguire le più rigorose norme di riservatezza circa dati e notizie di cui potrà venire a conoscenza in dipendenza, o anche solo in occasione, dell’esecuzione dell’attività lavorativa.

12. DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI APPRENDISTATO

12.1. Il rapporto di apprendistato sarà regolato dalle norme di legge e dalla disciplina dell’apprendistato prevista dal Ccnl richiamato al punto 6.

12.2. L’Apprendista con la sottoscrizione del presente contratto dichiara di essere a conoscenza delle norme relative alle infrazioni disciplinari, alle procedure di contestazione, alle sanzioni contenute nel Codice civile, nella l. n. 300/1970 e nel Ccnl richiamato al punto 6 del quale dichiara di prendere visione in estratto, unitamente alle norme disciplinari e al regolamento aziendale in

allegato.

12.3. L’Apprendista si impegna ad attenersi al regolamento aziendale, come pure alle disposizioni

interne e agli usi adottati in Azienda. Gli usi aziendali si intenderanno conosciuti e accettati qualora l’Apprendista non abbia avanzato eccezioni per iscritto entro il periodo di prova. 13. CLAUSOLA FINALE

13.1. Per tutto quanto non espressamente previsto si rinvia al Ccnl richiamato al punto 6.

13.2. Ai sensi dell’art. 4-bis, comma 2, d.lgs. n. 181/2000, come modificato dall’art. 40, d.l. n.

112/2008, all’Apprendista viene consegnata copia della comunicazione d’instaurazione del rapporto

di lavoro (che contiene tutte le informazioni previste dal d.lgs. n. 152/1997).

........................, ............ [luogo e data]

........................ [firma del Datore di lavoro]

........................ [firma dell’Apprendista]

 

 

ALLEGATI

– Informativa sintetica sulle condizioni applicabili al rapporto di lavoro

– Informativa relativa al trattamento dei dati personali

– Copia del regolamento disciplinare aziendale

– Piano formativo individuale

Previdenza complementare e TFR

– Informativa generale

– Modulo TFR

Piano formativo individuale

[fare riferimento al Ccnl di settore o ad apposito accordo interconfederale]

 

 

 

IL CONTRATTO Di INSERIMENTO

la definizione :

Il contratto di inserimento, che sostituisce il"vecchio" contratto di For­mazione lavoro, è un particolare contratto di lavoro che, attraverso un progetto individuale di adattamento della professionalità, è mirato ad inserire ovvero reinserire nel mercato del lavoro particolari cate­gorie di lavoratori.

I soggetti interessati:

Il contratto di inserimento è volto all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro di:

 soggetti di età compresa tra 18 e 29 anni;

 disoccupati di lunga durata da 29 anni e fino a 32 anni di età;  Lavoratori con più di 50 anni senza un posto di lavoro;

 Lavoratori che non hanno lavorato nell'ultimo biennio e che intendo­no riprendere l'attività lavorativa;  donne senza limiti di età che risiedano in zone in cui il tasso di oc­cupazione femminile sia inferiore almeno del 20% rispetto a quello maschile ovvero il tasso di disoccupazione femminile sia superiore al 10% di quello maschile;  persone con grave handicap fisico ovvero psichico.” Allo scadere del contratto,il datore di lavoro può confermare il rapporto trasformandolo a tempo indeterminato”

 

Le collaborazioni coordinate e continuative a progetto (co.pro)

La forma del Contratto a progetto

Il contratto di lavoro a progetto deve avere forma scritta ai fini probatori e deve contenere le seguenti informazioni:

1.  la durata del contratto con l'individuazione di una data certa o di un evento cui ricondurre la cessazione del rapporto;

2.  l'individuazione del progetto, programma o fase di lavoro con indicazione delle relative caratteristiche;

3.  la pattuizione del compenso, con riferimento ai criteri che sono stati utilizzati per la sua determinazione;

4.  tempo e modalità di corresponsione del compenso;

5.  le forme di coordinamento del collaboratore con il committente, facendo attenzione a non pregiudicare, con questa definizione, l'autonomia del collaboratore;

6.le indicazioni legate alla tutela e salute dei luoghi di lavoro, con riferimento alla disciplina prevista dal D. Lgs. N. 626/94 e successive modificazioni.

Altre informazioni su: DirittoeLavoro.com

 

Prestazione occasionale

E' una forma di lavoro parasubordinato con cui il lavora­tore si impegna a fornire al committente un'opera o un servizio senza alcun vincolo di subordinazione in totale autonomia organizzativa ed operativa. Questa prestazione si qualifica come occasionale in quanto il rapporto è caratterizzato da una o più prestazioni del tutto sin­golari ed episodiche, resa da un soggetto che abitualmente non svolge altra attività di lavoro autonomo e per la quale mancano i requisiti della continuità e della collaborazione; in altre parole è una prestazione come si dice "ad esecuzione istantanea".

Il compenso viene pattuito liberamente tra committente e lavoratore ed è soggetto unicamente ad una trattenuta del 20% titolo di imposta sul reddito vale a dire l'IRPEF.

Anche l'orario di lavoro è libero ed è vincolato unicamente alla realizzazione del servizio.

Non è necessaria l'iscrizione all'INPS perché il rapporto occasionale ad eccezione di quando il compenso supera nell'anno solare i 5.000 Euro, nel qual caso sono previsti i versamenti a titolo previdenziale così come nei contratti a progetto nelle mini-collaborazioni.

 

Lavoro temporaneo o interinale

In questo periodo stiamo assistendo ad un boom di questo tipo di contratto di lavoro, che ha una particolarità: ad assume­re il lavoratore non è l'azienda ma un terzo soggetto, l'agenzia di lavoro interinale.

Il lavoro interinale e' una forma di intermediazione    privata

    per il collocamento dei lavoratori.

I tre soggetti che costituiscono il rapporto di lavoro sono:

  1. l'impresa o agenzia fornitrice di lavoro temporaneo

2.- l'impresa utilizzatrice

3.- il lavoratore.

L’impresa fornitrice assume il lavoratore con un apposito con­tratto detto di fornitura e lo mette a disposizione di un'impresa   per un periodo di tempo limitato.

L’assunzione può essere:

- a tempo determinato: in questo caso la durata del contratto corrisponde a quella della missione da svolgere presso l'impresa utilizzatrice. Spesso si viene impiegati per sostituire un lavoratore in maternità, in ferie o infortunato etc.

- atempo indeterminato. In questo caso il lavoratore resta a disposizione dell'impresa fornitrice anchene progetto impiego 2013.pdf Stampa la Pagina Salva la Pagina in PDF

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