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Testimonianza - Tragedia di Marcinelle
Mercoledì, 11 Agosto 2021
Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo
TESTIMONIANZE - 8 Agosto 2021 Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo
I Maestri del Lavoro Valdostani hanno celebrato la giornata dedicata al sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo
Nella giornata dedicata al sacrificio dei Lavoratori Italiani nel mondo, il Console Regionale della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro, Ezio Togniettaz, ha commemorato il sessantacinquesimo anniversario della tragedia di Marcinelle in Belgio. Tragedia dove, l’otto agosto del 1956 , 262 minatori, di cui 136 emigrati italiani, morirono in seguito ad un incendio sviluppatosi nelle gallerie di estrazione del carbone. In un commento che ha ricordato l’esodo di contadini che non sapevano cosa fosse una miniera e da un giorno all’altro si trovarono nel ventre della terra, il Console, allora giovane ingegnere emigrato in Belgio e specializzato nell’installazione dei rilevatori antiincendio, anti gas e pianificazioni della sicurezza, nel 1979 era sceso, con un montacarichi che fungeva anche da ascensore per il personale, nei 900 metri della profondità della miniera di Piéton, a circa 20 km. da Marcinelle, e proseguire per ulteriori 700 mt, in un’angusta galleria a piano inclinato, nella quale, la banchina di transito pedonale era condivisa con il nastro trasportatore del minerale estratto: si fermò in una camera da cui si diramavano a raggiera altre gallerie. Lì, sbalordito, incontrò i minatori, coperti di nero dove di chiaro si rivelavano solo gli occhi arrossati dall’abrasione della polvere e corpi dove scorrevano incessanti rivoli di sudore: minatori che nascondevano una nudità quasi totale limitata dalle sole mutande e scarponi. Una situazione sconvolgente, per il calore e la mancanza di ossigeno; l’aria per il reintegro, era distribuita con un tubo telato in cui era stata abusivamente praticata una fessura in cui venne consigliato dai presenti l’introduzione del viso e provare la meravigliosa sensazione nel riempirsi i polmoni di aria fresca e pulita. Una testimonianza oculare che rivela quanto sacrificio e disagio ha comportato per molti di coloro che nel dopo guerra, lasciarono la loro terra per recarsi in un paese dove il lavoro venne contrattato negli interscambi della nata Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio. Disagi che comportavano invalidità permanenti e limitate aspettative di vita. Una ricorrenza anche per ricordare le miniere della nostra Regione e le relative malattie professionali; La Thuile: a suo tempo chiamato il paese della vedove per le morti premature dei suoi minatori e la tragedia tutta valdostana, quella degli operai vittime del Col du Mont. Una commemorazione voluta dai Maestri del Lavoro nel monito della sicurezza sui luoghi del lavoro.
Il Console Regionale Emerito: Luigi Busatto
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