Consolato Provinciale Savona

AL MERITO DEL LAVORO

Giovedì, 14 Novembre 2013

Chi sono i Maestri del Lavoro di Savona

Da "Savona Graffiti"

Chi sono i Maestri del Lavoro di Savona

di Michele Alluigi

"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro", cosi cita l'articolo 1° della nostra Costituzione, il lavoro è da intendersi quindi come un valore fondamentale attraverso il quale ogni cittadino può e deve riconoscersi e deve sempre essere tutelato; al di là delle varie istituzioni, tutti i valori ed i principi ad esso collegati sono valorizzati e portati avanti dalla Federazione dei Maestri del Lavoro d'Italia.
Fondata nel 1954 ed eretta in ente morale due anni più tardi, la Federazione Maestri del lavoro d'Italia promuove attività di solidarietà sociale, di collaborazione civile ed iniziative culturali portando la propria esperienza attraverso le singole testimonianze a tutti i lavoratori ed anche nel mondo della scuola, al fine di poter favorire l'inserimento delle nuove leve nel mondo del lavoro.
Viene spontaneo chiedersi chi siano i Maestri del Lavoro e per rispondere a tale domanda è opportuna una precisazione: non si nasce maestri del lavoro, ma lo si diventa dopo una vita dedicata ad esso; i maestri infatti vengono decorati con la "Stella al Merito del Lavoro" conferita direttamente dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero del Lavoro, non si può quindi far parte della Federazione senza aver prima ricevuto questo prestigioso titolo.
Presenti su tutto il territorio nazionale, la Federazione è articolata in Consolati Regionali, Provinciali ed Esteri con circa 16.000 i MdL iscritti di cui 200 nei consolati all'estero. Il Consolato di Savona è situato in Via De Amicis, 4 con ottantotto soci sparsi sul territorio provinciale che per le attività svolte hanno avuto diversi riconoscimenti tra i quali quello del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e del sindaco di Savona Federico Berruti.
Fra i diversi progetti seguiti dal consolato provinciale della nostra città vi sono la collaborazione con le squadre antincendio boschive (AIB), contributi economici a ospiti in case di riposo, l'istallazione di un monumento/stele a ricordo dei MdL, una pubblicazione sulla storia della Gioventù Italiana Operaia Cattolica (GIOC), una storia su Santa Maria Giuseppa Rossello, un DvD sulla vita dell'On. Noberasco e ultimamente un aiuto finanziario per lavori di restauro della parrocchia di Vado Ligure.
Ogni progetto ha dei costi variabili in base alla natura ed alla portata del progetto stesso; come fare quindi per concretizzarlo? Come ci spiega il M.d.L. Mario Dall'Acqua, Console provinciale, i Maestri del Lavoro si impegnano a promuovere le iniziative sociali facendosi da tramite fra le associazioni ed i privati, portando avanti i contatti con aziende, tra cui Infineum, Italiana Coke e Zinox, si possono agevolare notevolmente i rapporti e presentare direttamente i progetti , i quali, una volta approvati, vengono finanziati grazie alla concessione di contributi; i maestri del lavoro svolgono quindi una importante funzione intermediaria destinando i fondi rilasciati senza alcuna trattenuta.
Ma essere maestri del lavoro però non è solo un titolo conferito sulla base dei propri meriti, ma si pone anche come simbolo di tutta una filosofia legata al mondo del lavoro; al di là dei requisiti di età e di attività lavorativa svolta, il titolo viene concesso in base al rispetto di quelli che si possono definire tre principi fondamentali: perizia, laboriosità e buona condotta morale.
La prima è da intendersi come un perfezionamento ottenuto giorno dopo giorno, con la gestione dei rapporti umani ed una capacità di risolvere quesiti ardui sempre maggiori, la seconda consiste in un impegno progressivo e notevole basato sulla dedizione e nella disciplina. Infine la terza si rispecchia nell'essere sempre figura di incitamento ed esempio per gli altri, portando innovazioni ed invenzione nel proprio ambito tecnico e contribuendo al miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro: è ai Maestri del lavoro che si devono gli sviluppi sulle misure preventive e le scoperte dei pericoli ai quali la silicosi e l'amianto esponevano i lavoratori, il loro impegno ed i loro studi in materia, hanno infatti predisposto condizioni di lavoro industriale più sicure.
Ogni maestro del lavoro possiede un bagaglio di storie di vita, di esperienze e di ricordi costituenti una fonte di ispirazione per tutti i giovani lavoratori; chi è Maestro del lavoro è innanzitutto un "maestro di vita", come viene ben sottolineato dal console vicario MdL Mario Costa; l'essere nominati Maestri del lavoro non rappresenta un punto di arrivo bensì un inizio e chi viene insignito di tale titolo non arriva alla fine della propria carriera lavorativa, anzi, al momento della nomina inizia una nuova fase della propria vita: quella alla luce dell'esperienza accumulata durante gli anni lavorativi. Giunge così il momento di trasmettere agli altri la propria esperienza, promuovendo e partecipando ad attività sociali e culturali utili alla comunità.
Se la pensione segna, almeno sulla carta, la fine del percorso lavorativo in senso pratico la "Stella al Merito del Lavoro" rappresenta senz'altro la nomina a figure simbolo della virtù civile dei lavoratori.