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Giovedì, 01 Gennaio 2015
Notizie stiriche del Consolato
I Maestri del Lavoro
La “Stella al merito del lavoro” e la sua storia
Notizie sulla Federazione e sul Consolato
La “Stella al Merito del Lavoro” e i Savoia
Umberto I, il 10 maggio 1898, con R.D. n. 195 istituisce una decorazione “Al Merito Agricolo ed Industriale”,
Medaglia con stella a cinque raggi sul retro,
* d’oro, ai benemeriti in campo agrario e industriale
* d’argento, ai loro dipendenti con almeno 30 anni di lodevole, ininterrotto sevizio.
Vittorio Emanuele III con il R.D. 9/5/1901 n. 168 istituisce l’ Ordine Cavalleresco al Merito Agrario Industriale e Commerciale per premiare
coloro che abbiano acquisito titoli di singolare benemerenza nell’agricoltura, nell’industria e nel commercio.
Il Presidente del Consiglio dell’epoca – Zanardelli – Ministro Segretario di Stato interim per l’Industria, Agricoltura e Commercio, nella relazione con la quale sottopose alla firma del sovrano il provvedimento, scrisse:
“Il fecondo lavoro che, accrescendo la prosperità nazionale, tende ad irradiarne i benefici effetti in tutte le classi sociali, par degno di singolare onore in una convivenza civile, che … deve proporsi … di moltiplicarne il fervore delle opere, perché allo svolgimento della sana attività segue l’accresciuto benessere in ogni ordine di cittadini”...“Il nuovo ordine equestre, destinato … a premiare coloro che si sono segnalati per lavoro benefico, mentre concederà a chi merita un premio adeguato, varrà a significare che, insieme con le opere per le quali gli ingegni e i caratteri salgono in fama, si riconoscono e si onorano anche quelle che… sono non meno feconde e, diffondendosi socialmente benefiche, creano quella prosperità di cui fioriscono le età della pace ”.
In seguito trasformato in “Ordine al Merito del Lavoro” implicava il titolo di Cavaliere del Lavoro ai destinatari, imprenditori e loro dipendenti.
Nel 1923, dopo le rielaborazioni del 1911 e del 1921, avviene la scissione:
l’Ordine cavalleresco “Al Merito del Lavoro” rimane per i titolari d’azienda
e nasce la “Stella al Merito del Lavoro” per i lavoratori dipendenti (R.D. 30 dicembre n. 3167),
Nel periodo bellico le decorazioni furono concesse sino al 1943.
Nel 1951 l’A.N.L.A. (Associazione Nazionale Lavoratori Anziani) in Congresso auspica che l’onorificenza sia restaurata e che la “Stella” comporti il titolo di “Maestro del Lavoro”.
Proposta accolta dal Ministro del Lavoro Marazza e appoggiata dalla Federazione dei Cavalieri del Lavoro.
Così, con Legge n. 2389 del 18/12/1952 viene istituita l’onorificenza magistrale con il titolo di “Maestro del Lavoro”.
Insegna:
stella bianca a cinque punte con a centro testa dell’Italia turrita e sul rovescio la scritta “Al merito del lavoro” e l’anno, appesa ad un nastro giallo-verde-giallo, conforme al disegno del 1923.
Nel 1953, il 1° maggio, in Campidoglio il Ministro del Lavoro Rubinacci proclama i primi 500 Maestri del Lavoro e conferisce le insegne alla rappresentanza dei benemeriti delle varie Regioni.
Nel 1954, costituitasi a Milano la “Federazione Maestri del Lavoro d’Italia”, il numero delle “Stelle” eccezionalmente è portato a 1000, per includere i benemeriti di età più avanzata,
Nel 1955 è concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e nel 1956 è eretta Ente Morale (D.P. 14/4 n.1625).
Nel 1961, in occasione delle solenni celebrazioni del Centenario dell’Unità d’Italia, le onorificenze magistrali sono in via eccezionale 1000.
Nel 1965, le Stelle da conferire passano da 500 a 600 e nel 1967 diventano 800 all’anno.
Le Leggi del 1952-1987 e la Legge del 5 febbraio 1992 n.143, stabiliscono che la
decorazione della “Stella al merito del Lavoro”, che comporta il titolo di “Maestro del Lavoro”,
è concessa ai lavoratori ed alle lavoratrici dipendenti da
- imprese pubbliche e private, anche se soci di imprese cooperative,
- aziende o stabilimenti dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e degli enti pubblici,
- organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro
- associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale,
che possano vantare almeno uno dei seguenti titoli:
a) si siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale;
b) abbiano con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione;
c) abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro;
d) si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.
La decorazione è concessa ai lavoratori
- che siano cittadini italiani
- che abbiano compiuto 50 anni di età,
- che abbiano prestato attività lavorativa per almeno 25 anni ininterrottamente alle dipendenze di una o più Aziende.
L’istruttoria delle proposte di conferimento è affidata, da parte del Ministero del Lavoro, alle Direzioni Regionali del Lavoro.
Una commissione nominata dal Ministro del Lavoro, che la presiede, (di cui fanno parte i Presidenti Federmaestri e ANLA, 5 funzionari della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri Esteri, Agricoltura, Industria, commercio e artigianato e Lavoro, 6 rappresentanti dei lavoratori e 4 dei datori di lavoro) esamina le proposte selezionate dalla commissione istituita presso gli Ispettorati regionali del lavoro, presieduta dal capo Ispettorato (ne fanno parte 2 membri del Consolato regionale Federmaestri, 1 rappresentante dell’ANLA regionale, 3 funzionari designati da Prefetto, Ispettorato agricoltura e CCIA del capoluogo della regione, 6 rappresentanti dei lavoratori e 4 dei datori di lavoro).
L’onorificenza è conferita con decreto del Presidente della Repubblica ogni anno, il 1° maggio, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e, per i lavoratori italiani residenti all’estero, di concerto con il Ministro degli affari Esteri.
La Federazione Maestri del Lavoro d’Italia
E’ stata costituita a Milano il 27 marzo 1954, con Rogito Notaio Pescini, per condividere < l’impegno di prodigarsi, al di sopra di ogni indirizzo politico e sindacale, per assolvere all’esemplare missione sociale ed umana che ai “benemeriti del lavoro” compete nella società italiana>; non ha scopi di lucro
dal 1955 è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e dal 1956 Ente Morale (D.P. 14 aprile n. 1625).
Nel 1957, avuto in concessione dallo Stato il monumentale Palazzo della Civiltà all’EUR in Roma, la Federazione e l’Associazione Nazionale dei Lavoratori Anziani si associano alla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e danno vita all’Ente Palazzo per la Civiltà del Lavoro, sede dei tre sodalizi.
Dal 2004 la Federazione ha sede provvisoria in viale Lincoln n°3.
La Federazione, ad impostazione squisitamente volontaristica, è territorialmente organizzata in Consolati Regionali e Provinciali, oltre al Consolato dei Maestri del Lavoro all’Estero e ad eventuali Delegazioni zonali.
Le cariche sono elettive, durano un triennio e non possono protrarsi oltre due mandati.
Nella Premessa del Regolamento generale si legge che la Federazione Maestri del Lavoro “ha nei suoi scopi statutari non solo quello di unire solidalmente i Maestri all’interno della vita associativa, ma anche l’obiettivo di promuovere la continuità, da parte degli associati, ad offrire l’apporto delle proprie consolidate competenze a favore della collettività di appartenenza, traducendole in costruttive iniziative e coerenti azioni.
Una presenza viva nella società, per costituire all’esterno un solido punto di riferimento e diffondere la conoscenza dei valori dei quali i Maestri sono portatori”.
Nello Statuto della Federazione sono indicati i seguenti scopi:
a)- promuovere ed elevare nella società e negli ambienti di lavoro il valore morale dell’apporto collaborativi dei Maestri del Lavoro;
b)- promuovere da parte dello Stato, Regioni, Provincie, Comuni ed Enti pubblici in genere, forme di riconoscimento e di utilizzazione della competenza e dell’esperienza dei Maestri del Lavoro;
c)- dare ogni possibile, generoso apporto di esperienza la soluzione dei problemi tecnici, economici e sociali;
d)- assistere i Soci che venissero a trovarsi in stato di necessità, intervenendo anche presso gli Enti pubblici e privati;
e)- agevolare l’aggiornamento professionale e culturale, curare l’unione fra i Soci con adeguate iniziative a carattere nazionale e –attraverso gli Organi periferici– regionale e locale;
f)- favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali;
g)- promuovere attività di volontariato dei soci, con organizzazione propria o in collaborazione con altri enti, nel campo della solidarietà sociale, della collaborazione civile e delle iniziative culturali.
Proposte di conferimento della “Stella al Merito del Lavoro”
Ogni anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali enuncia in una circolare le modalità per le candidature o proposte di conferimento della decorazione della “Stella al Merito del Lavoro”:
“Le proposte …. possono essere inoltrate dalle aziende, dalle organizzazioni sindacali ed assistenziali e direttamente dai lavoratori interessati e debbono essere presentate alle… Direzioni Regionali del Lavoro, competenti per territorio, non oltre il termine tassativo del 31 ottobre…” e vanno, altresì, corredate dai seguenti documenti in carta semplice:
- autocertificazione di nascita e cittadinanza italiana;
- attestato di servizio o dei servizi prestati presso una o più aziende fino alla data della proposta o del pensionamento;
- attestato di perizia, laboriosità e condotta morale in azienda;
- curriculum vitae”.
Il Consolato Provinciale Federmaestri di Trapani
E’ stato istituito a fine anni 1970. Conta oggi 75 associati.
I suoi organi sociali, per statuto, sono:
* il Consiglio Provinciale, composto da 7 Consiglieri, fra i quali viene eletto il Console e nominato il Vice Console; Segretario Provinciale e Tesoriere Provinciale possono essere incaricati Maestri al di fuori del Consiglio;
* il Collegio dei Revisori Provinciali dei conti, composto da 3 Revisori effettivi e 2 supplenti;
La Giornata Provinciale del Maestro del Lavoro
E’ la manifestazione annuale più significativa del Magistero provinciale.
Ospitata molte volte nell’Aula delle Adunanze della Prefettura, per concessione del suo Prefetto che ne ha tradizionalmente accordato il patrocinio, o in una sede istituzionale prestigiosa.
- si presentano i neo Maestri del Lavoro insigniti il 1° maggio, ai quali si consegnano la tessera della Federazione e la Medaglia del Consolato con inciso il nome e l’anno- e i neo Alfieri del Lavoro –Medaglia del Presidente della Repubblica, designati nell’anno precedente, ai quali si consegna la pergamena artistica del Consolato con attestato di benemerenza;
- e si mettono in risalto le realtà positive di questo territorio, per stimolare a praticare la via dei valori e dell’impegno nel mondo del lavoro, della scuola e della società.
Progetto Scuola, Lavoro e Vita: cultura del lavoro e cultura d’impresa
Rientra nello scopo statutario “di favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali” e si esplicita in un programma di incontri di orientamento con gli studenti della Scuola Media e Istituti Superiori, soprattutto tecnici, in ambito territoriale, che danno l’opportunità di mantenere un certo dialogo generazionale e di aiutare i giovani, valendoci del nostro patrimonio di conoscenze ed esperienze, a fare scelte consapevoli nel mondo del lavoro, con suggerimenti e consigli per la ricerca di un lavoro o per creare una attività in proprio.
Ogni incontro è stato strutturato in tre tempi, dedicati, il primo, alla presentazione e introduzione; il secondo, a esperienze di lavoro, istruzioni d’uso per ricercare e migliorare il primo impiego, riforma del lavoro e varie tipologie di rapporti; il terzo, a autoimpiego, microimprenditorialità e rispettive agevolazioni di legge: il tutto supportato da immagini e testi tramite PC e da filmati riguardanti iniziative imprenditoriali già attuate usufruendo degli incentivi.
Nelle iniziative del Consolato è inserita quella destinata a ricordare i Maestri che ci hanno preceduto nella via che porta al Maestro dei maestri “nostro Signore”.
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