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I MAESTRI DEL LAVORO ALL’ESTERO
Martedì, 22 Dicembre 2020
E IL CONSOLATO DEI MAESTRI DEL LAVORO ALL’ESTERO
Il riconoscimento dell’onorificenza della Stella al Merito del Lavoro sottolinea quanto il lavoratore che ne è stato insignito si sia distinto per “particolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale”. Caratteristiche qualificanti che risultano accomunate da una condizione particolarmente importante: devono aver accompagnato l’intera vita lavorativa del candidato.
Ma quando l’onorificenza viene concessa all’estero si aggiungono delle motivazioni ulteriori che riflettono anche le peculiarità della storica emigrazione italiana. I nostri lavoratori hanno saputo esportare determinazione, tenacia e capacità d’adattamento in contesti difficili, ottenendo spesso risultati importanti. Cittadini che con la cultura del “lavoro ben fatto”, del risparmio, del sacrificio hanno spinto la loro vita oltre la sussistenza e l’hanno riempita di valore, per sé e per gli altri. Risultati che devono renderci fieri dei nostri connazionali e che possono essere di esempio soprattutto per le giovani generazioni.
In questi ultimi 31 anni, ovvero dal 1990 al 2020, le evidenze dicono che sono stati insigniti con la Stella al Merito del Lavoro 1.107 nostri connazionali all’estero, sparsi un po’ dappertutto sul globo terrestre in ben 69 Paesi. Pochi, se consideriamo che lo Stato italiano ogni anno mette a disposizione dei nostri lavoratori all’estero 80 onorificenze a fronte di una media di 35 decorazioni che annualmente vengono assegnate.
Escludendo che manchi la materia prima, ovvero nostri connazionali con le caratteristiche necessarie per ottenerla, io credo che i motivi vadano ricercati, da un lato nella non ottimale informazione capillare presso le nostre comunità all’estero, dall’altro nella verificata difficoltà nel reperire da parte degli interessati la documentazione richiesta a corredo della domanda. Occorre quindi lavorare con determinazione per cercare di rimuovere tali ostacoli il prima possibile.
Vi è poi un altro aspetto che reputo particolarmente critico. Alla data in cui scrivo figurano associati alla Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro soltanto 118 decorati in 10 Paesi esteri. Anche qui - pur dando per scontate le difficoltà dovute a territori molto vasti che non è possibile presidiare come viene fatto in Italia - occorre che ci chiediamo perché molti Maestri non avvertano il desiderio, se non la necessità, di far parte di una grande famiglia composta da persone con un percorso di vita e di impegno simile e con valori condivisi per le quali la decorazione non dovrebbe essere un punto d’arrivo, ma costituire invece una nuova partenza per rinnovati impegni nell’ambito del sociale. Anche in questo caso è necessario l’impegno di tutti per cercare di promuove l’associazione alla Federazione dei nostri colleghi insigniti per dare anche un fecondo senso comune alla decorazione ricevuta.
I Maestri del Lavoro all’estero sono organizzati in Consolati nei Paesi con un significativo numero di associati. Al momento sono cinque: Gran Bretagna, Germania, Belgio, Svizzera e Francia. Ma io spero che presto sia possibile aumentarne il numero creandone di nuovi. I cinque altri Paesi nei quali sono presenti associati sono l’Argentina, la Cina, la Russia, la Repubblica Ceca e gli Stati Uniti. Essi fanno riferimento, così come gli attuali cinque Consolati sopra indicati, al Consolato dei Maestri del Lavoro all’Estero.
Il Consolato dei Maestri del Lavoro all’Estero ha sede ufficiale a Roma, presso la Federazione, e sede operativa nella località dove vive il Console dei Maestri del Lavoro all’Estero in carica pro tempore. E’ una struttura di coordinamento al servizio dei colleghi esteri e funge da raccordo con la Federazione veicolandone le disposizioni e le iniziative.
Tra queste ultime ricordo:
- il periodico ufficiale “Il Magistero del Lavoro” che esce tre volte all’anno, sia in formato cartaceo che digitale, e sul quale vorremmo poter leggere più testimonianze di provenienza estera
- l’ospitalità di giovani studenti esteri in stage con la loro scuola in Italia
- il Centro Nazionale di Formazione per le Maestre e i Maestri del Lavoro perché come formatori possano offrire i migliori contributi alle giovani generazioni nel mondo della scuola
- il Convegno che, pandemia permettendo, speriamo possa tenersi nel giugno del prossimo anno a Tropea
- l’organizzazione delle prossime elezioni che si terranno nel 2021 per il rinnovo di tutte le cariche sociali all’interno della Federazione.
Nell’anno che sta per concludersi è risultato particolarmente difficoltoso, se non impossibile, sviluppare contatti e iniziative associative anche tra i Maestri dell’estero. Siamo stati tutti travolti dagli effetti della pandemia Covid-19. Oltre al costo tremendo che anche i Maestri del Lavoro hanno pagato in termini di vite umane, assistiamo alle pesanti conseguenze in ambito sociale, sanitario ed economico.
Anche in questa sede voglio esprimere il mio sentimento di vicinanza a tutti coloro che stanno soiffrendo per la perdita dei loro cari e che stanno vivendo momenti di grande preoccupazione.
L’augurio che di cuore voglio indirizzare a tutti, ma in particolare ai Maestri del Lavoro all’estero, in occasione del S. Natale e dell’anno 2020 che sta per concludersi è che il Nuovo Anno 2021 possa portarci una graduale normalità da vivere con i nostri cari in serenità e in salute consentendoci pure di tornare a sviluppare il nostro impegno di Maestri del Lavoro.
Mario Erba
Console dei Maestri del Lavoro all’Estero
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