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GLI AUGURI DI MATTARELLA AI MAESTRI DEL LAVORO

Venerdì, 20 Dicembre 2024

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LA CERIMONIA AL QUIRINALE

Anche il Presidente della Federazione Nazionale, Elio Giovati, ha partecipato al Quirinale alla cerimonia per lo scambio degli auguri con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche, della società civile e delle Associazioni

A conclusione della cerimonia il Presidente Mattarella stringendo la mano a Elio Giovati gli ha detto: “Saluto il lavoro. Auguri ai Maestri del lavoro”

Si è svolta al Palazzo del Quirinale la tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile e delle Associazioni.

Alla cerimonia, nel Salone dei Corazzieri, hanno presenziato i Presidenti del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e della Corte Costituzionale, Augusto Barbera.

Dopo l'indirizzo di saluto del Presidente del Senato La Russa, il Presidente Sergio Mattarella ha rivolto un discorso ai presenti.

 Nell’importante intervento il Presidente della Repubblica Mattarella ha particolarmente sottolineato che “in queste giornate che ci avvicinano al nuovo anno siamo attraversati da sentimenti contraddittori: da una parte il bisogno di condividere la speranza per un futuro di serenità e di pace, cui si affiancano le prospettive che le scoperte della scienza offrono all’umanità. Dall’altra la profonda preoccupazione di un tempo caratterizzato da guerre e violenze che rendono incerto l’orizzonte del mondo intero”.

Il Presidente Mattarella ha aggiunto: “Bisogna amare la democrazia. Bisogna prendersene cura. È garanzia di libertà, promuove benessere e sviluppo, costante ricerca della pace…Vorrei dire ai più giovani, che governeranno il futuro: quel che sta cambiando attorno a noi presenta un grande fascino. Le possibilità offerte dalle tecnologie digitali, l’intelligenza artificiale, l’idea di una “connessione” permanente che ci fanno sentire al centro del mondo. Tutto questo apre potenzialità straordinarie, positive, di grande valore, a condizione che non perdiamo la misura della nostra umanità. E la nostra umanità si esprime anzitutto in relazione. Nel vivere insieme agli altri. Nel condividere. Nel fare comunità. Le nostre democrazie hanno bisogno di questa umanità, di queste relazioni, di rinnovata partecipazione che torni ad animare e a dare valore allo spazio pubblico, alla dimensione comunitaria. È questa l’unica, impegnativa e concreta alternativa alle lacerazioni delle nostre società, allo svuotamento di senso, alla disaffezione, alle mille solitudini che abitano le nostre città”.

“Ma ci sono fattori - ha precisato Mattarella - che non dobbiamo sottovalutare: valori comuni e condivisi, cultura, sentimenti popolari che ci fanno riconoscere come un unico popolo, legato da un comune destino. Questo patrimonio “immateriale” è prezioso per quella unità morale che è presupposto per una convivenza ordinata, per una Repubblica forte, per un Paese stabile e di prestigio nel mondo”.

“Questa miniera di valori e di sentimenti – ha continuato Mattarella - è più diffusa di quel che si pensa e ho avuto modo, anche nel corso di quest’anno, di constatarlo personalmente in numerose occasioni. Anima tante nostre comunità. Anima tante espressioni della società civile, del mondo associativo delle professioni, dell’economia, del mondo del lavoro: canali di partecipazione e costruzione del bene comune, con cui è prezioso il dialogo. Lo possiamo chiamare, senza eccessi retorici, spirito di servizio. Passione civile. Senso del dovere”.

Così ha concluso il Presidente Mattarella: “L’augurio che voglio fare a tutti noi - che qui rappresentiamo le diverse articolazioni che compongono la nostra Italia - è di poter essere all’altezza delle nostre responsabilità. Di riuscire a farvi fronte con lo stesso impegno e la stessa fiduciosa determinazione con la quale tantissimi nostri concittadini, affrontando difficoltà, mandano avanti, ogni giorno, le loro famiglie e le nostre comunità. Auguri a tutti per il Natale e il nuovo anno”.

Alla cerimonia, come detto, per la Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro era presente il Presidente Elio Giovati. Al termine della cerimonia il Presidente Mattarella uscendo dalla Sala dei Corazzieri, durante il percorso, si è intrattenuto con diversi rappresentanti della società civile, fra questi anche il nostro Presidente Giovati al quale si è rivolto con la consueta affabilità contraccambiando gli auguri e pregando di estenderli a tutte le Maestre e i Maestri: “Saluto il lavoro. Auguri alle Maestre e ai Maestri del Lavoro d’Italia”.

Nelle foto: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso degli auguri, nel Salone dei Corazzieri, di fronte ai rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche, della società civile e delle Associazioni.

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