GIORNATA PROVINCIALE 2013 DEL MAESTRO DEL LAVORO - Venerdì, 12 Luglio 2013

GIORNATA PROVINCIALE 2013 DEL MAESTRO DEL LAVORO
GIORNATA PROVINIALE 2013 DEL MAESTRO DEL LAVORO DI CROTONE
Premiati i Maestri Fedeli al Magistero e presentati i neo insigniti del 2013
 
Il 28 giugno scorso è stata celebrata presso la Sala del Consiglio Comunale di Crotone la giornata provinciale del “Maestro del Lavoro”, durante la quale è stato trattato il tema: “La figura del Maestro del Lavoro ed il suo coinvolgimento nella attuazione degli scopi statutari”.
Sono stati anche presentati gli insigniti 2013 della Stella al Merito e premiati i Maestri del Lavoro per la loro fedeltà al magistero da 20 e 10 anni.
Presenti alla cerimonia il Vice Sindaco del Comune di Crotone, Prof.ssa Anna Curatola, il Capo Gabinetto della Prefettura di Crotone, Dr. Roberto Micucci, il Questore, Dr. Mario Finocchiaro, il Console Regionale della Calabria, MdL Giuseppe Mario Lombardo, il Vice Presidente per il sud e le isole, MdL Vincenzo Esposito, il Console Regionale Emerito della Calabria, MdL Pasquale Scalise, il Console di Catanzaro, MdL Francesco Saverio Capria; altre Autorità ed Imprenditori locali, numerosi Maestri del Lavoro e loro familiari.
L’Inno nazionale ha aperto la giornata  e dopo il commosso ascolto, l’uditorio ha prestato la massima attenzione alla visione di un  DVD, denso di notizie e di avvenimenti filmati riguardanti i Maestri del Lavoro,  al termine della quale un intenso, quanto generale applauso è scaturito.
Il Console  Provinciale di Crotone, MdL Enrico De Santis, ha porto il saluto ed il benvenuto a tutti i presenti. Ha innanzitutto ringraziato il  Sindaco di Crotone, Avv. Peppino Vallone, assente per impellenti impegni istituzionali, il Vice Sindaco Prof.ssa Curatola e l’intera Giunta municipale, per avere dato la possibilità di celebrare questa festa nella Sala istituzionalmente più prestigiosa della Città, cosa che di per sé testimonia l’apprezzabile riconoscimento di stima verso tutti i Maestri del Lavoro.  De Santis, ha rivolto un affettuoso benvenuto ai sei nuovi insigniti che dal 1° maggio scorso sono entrati a far parte della grande famiglia magistrale. Particolarmente sentito è stato l’abbraccio ai sette Soci che oggi saranno premiati per la loro fedeltà al magistero. De Santis ha poi inteso fornire  alle Autorità ed agli imprenditori locali, alcune informazioni, molto puntuali e dettagliate, sulla “Stella al Merito del Lavoro”, sulla nostra Federazione,  sul Consolato Provinciale di Crotone e sulle iniziative  che  normalmente il Consolato promuove nel campo della cultura, nel curare l’unione fra i soci, e sopratutto nel promuovere incontri scolastici con gli studenti diplomandi per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Il Capo Gabinetto della Prefettura, Dr. Micucci, ha portato i saluti del Prefetto a tutti i Maestri del Lavoro, con le sue scuse per non essere presente a questa importante manifestazione, a causa di precedenti impegni istituzionali.
 
Il Questore Dr. Finocchiaro, nel ringraziare per l’invito ricevuto, ha espresso parole di elogio nei confronti dei benemeriti Maestri del Lavoro e di questa iniziativa.
Il Vice Sindaco di Crotone, Prof.ssa Curatola, nell’esprimere il proprio saluto, quello del Sindaco e di tutta la Giunta, ha dichiarato di essere lieta di partecipare a questa cerimonia ringraziando anche i Maestri del Lavoro per avere scelto la Sala del Consiglio Comunale  per questo importante e suggestivo incontro annuale. Ha riconosciuto alla figura del Maestro del Lavoro la irreprensibile condotta morale,la 
professionalità ed il contributo dato durante la vita lavorativa al miglioramento culturale ed economico del territorio. Si è anche complimentata con  i Maestri del Lavoro premiandi e con gli  insigniti lo scorso 1° maggio, ed ha affermato: “Questa Sala Consiliare accoglie i cittadini che hanno dato lustro e favorito con il loro lavoro il progresso economico e sociale della città; voi Maestri del lavoro non potete non essere questi cittadini crotonesi”.
Il Console provinciale di Catanzaro, MdL Francesco Saverio Capria, ha portato i saluti di tutti i Maestri del Lavoro della sua provincia. Ha espresso il proprio compiacimento sulle attività svolte dal Consolato di Crotone,  il quale ha sempre rappresentato un modello di riferimento per il suo Consolato.
      
Il Console Regionale, Giuseppe Mario Lombardo, ha relazionato sul tema della giornata: “La figura del maestro del lavoro ed il suo coinvolgimento nella attuazione degli scopi statutari”.
Dopo i saluti di rito, Lombardo ha evidenziato che questo tema scaturisca dalla necessità di svolgere alcune considerazioni in merito alle domande poste da diverse persone  e da rappresentanti di Enti: “Chi sono i Maestri del Lavoro?  Che cosa intendono fare e che ruolo possono svolgere nell’attuale società? La risposta sulla figura del Maestro del Lavoro, precisa Lombardo,  viene data dalle stesse norme (art.1 della legge 5/2/1992 n° 143) che stabiliscono il conferimento della onorificenza della Stella al Merito del Lavoro, elencandone i titoli richiesti per ottenere la decorazione.
Con queste particolari qualità professionali, il Maestro del Lavoro non può non trovare posto nell’attuale società, in quanto è rappresentativo di un modello professionale ricco di esperienze, che non può essere ignorato e trascurato se si vuole effettivamente costruire una società non solo tecnologica, ma etica e morale. Il singolo Maestro del Lavoro e l’Associazione di cui fa parte sono chiamati ad espletare un servizio in favore della collettività, svolto attraverso la concreta, quotidiana, attuazione di quei valori di cui sono portatori.
L’attuale società, prosegue Lombardo, è caratterizzata da un continuo avanzamento tecnologico, da incalzanti fenomeni sociali, da preoccupanti tensioni che da tempo investono l’intera comunità internazionale da elementi che lasciano tutti disorientati e perplessi. Purtroppo, si sono notevolmente ridotte le occupazioni che duravano tutta una vita, quelle che coinvolgevano sentimenti e passioni dei lavoratori,  che garantivano sempre e comunque il normale svolgimento del lavoro.
In tale nuovo e sconvolgente scenario, quale ruolo può esercitare il Maestro del Lavoro? Essi certamente non restano  indifferenti, ma invocano e sostengono la ripresa di un dialogo sociale e costruttivo che porti la tranquillità, la fiducia e la speranza nei giovani e nei meno giovani, un dialogo che sappia affrontare le sfide che ci attendono.  L’etica del lavoro e la legalità non sono soltanto un fatto legislativo, ma il collante,  la coscienza collettiva del paese.
Per riconfermare quindi  la  presenza ed il coinvolgimento dei Maestri del Lavoro,  nella attuazione degli scopi statutari, Lombardo riferisce che la Federazione ha sottoscritto una serie di accordi e protocolli d’intesa a livello locale ed  a livello nazionale. Attualmente le risorse e gli impegni maggiori sono riservati agli incontri Scuola-lavoro per favorire l’inserimento delle giovani leve nel mondo del lavoro aiutandole nella loro formazione e scelte professionali. Da questo quadro, soddisfacente ma tuttavia non molto brillante, si evince che diventa necessario un maggiore coinvolgimento da parte dei maestri del lavoro. Certamente le istituzioni non possono ignorare le preziose risorse umane offerte dai Maestri del Lavoro, ma saggiamente utilizzarle per favorire la crescita morale e civile della società. Quindi non può mancare il sostegno e l’azione delle Autorità istituzionali (regioni, province, comuni ed enti pubblici) per promuovere forme di riconoscimento e di utilizzazione delle competenze e delle esperienze dei Maestri del Lavoro, che vogliono appunto offrire la loro opera di volontariato in maniera continua e gratuita.
In conclusione, riconoscere e valorizzare questa grande ricchezza umana in una società materialistica e consumistica significa imparare ad operare dei confronti tra i valori di ieri e quelli di oggi e distinguere ciò che ha un valore perenne, educarsi ad instaurare tra le generazioni un colloquio per costruire il ponte della comprensione e della tolleranza; sapere utilizzare il valore della esperienza che si basa sul passato significa comprendere meglio il presente e costruire un futuro ed una vita veramente migliore per i giovani di oggi che hanno bisogno di confrontarsi con un modello di uomo non solo attivo, produttivo ed efficiente ma anche dotato di un patrimonio etico e religioso,  promotore e custode della continuità dei valori: dal lavoro alla famiglia alla nazione. E’ quindi un problema non solo sociale ma esclusivamente di ordine culturale. Occorre favorire la partecipazione del Maestro del Lavoro in tutto ciò che lo ha interessato e che lo riguarda, in definitiva cointeressarlo, consultarlo e responsabilizzarlo.
La cerimonia è proseguita con la presentazione dei nuovi sei Maestri del Lavoro insigniti il 1° maggio 2013: Arabia Mario, dipendente della Soc. Farmaceutica Menarini; Carrubba Luigi, dipendente delle Poste Italiane; Levato Giuseppe e Lumare Tommaso, entrambi dipendenti della Banca popolare del Mezzogiorno; Nicita Vincenzo, ex dipendente Pertusola Sud di Crotone, e Tallarico Santo, dipendente della Ditta F.lli Salice di Crotone, ai quali è stato consegnato il brevetto ministeriale e pergamena di benvenuto nella Famiglia Magistrale .
Sono stati quindi premiati, con medaglie e pergamene, i  Maestri del Lavoro: Cantafora Nicola e Petrolillo Alessando, per i loro 20 anni di fedeltà alla famiglia magistrale, nonchè  Mirielli Luigi, Assisi Enzo, Crea Carlo Luigi, Longo Francesco e Nigro Livia, per i loro 10 anni di fedeltà.
Le conclusioni della manifestazione sono state infine tratte, per primo dal Vice Presidente per il Sud e le Isole MdL Vincenzo Esposito che ha rivolto un cordiale saluto ai rappresentanti delle Istituzioni presenti, alle maestre ed ai maestri del lavoro e a tutti i convenuti. anche a nome del Presidente nazionale Amilcare Brugni. Ha affermato che l’occasione gli è particolarmente gradita perché ha avuto  il piacere di conoscere i nuovi insigniti ed i maestri che da più lustri partecipano all’attività del Consolato e che oggi riceveranno un attestato di stima  dalle autorità e  dagli amici del consolato. L’onore di essere scelti per questo riconoscimento al merito del lavoro è per tutti  i maestri del lavoro  motivo di soddisfazione e di orgoglio. Le nuove maestre ed i nuovi maestri devono però sapere, che questo onore comporta assunzioni di compiti e responsabilità importanti che esigono il rinnovo del loro impegno e contributo per concorrere alla costruzione del progresso e dello sviluppo del Paese.
Il particolare periodo storico che si sta vivendo, continua Esposito, è pervaso da un senso di amarezza:
amarezza derivante da una situazione generale di crisi nella quale tutta la Nazione si dibatte. La perdita del lavoro da parte di centinaia di migliaia di persone ha, purtroppo, avuto pesanti ripercussioni non solo sulle loro famiglie, ma, anche, sulla propria dignità. Tuttavia, i Maestri del lavoro grazie alla loro tenacia ed alla loro determinazione, essi sono  esempio di coesione ed univocità di intenti per aver costantemente perseguito l’obiettivo di diventare  un punto di riferimento per i giovani, nei confronti dei quali l’Associazione è particolarmente vicina nel cammino verso la loro vita lavorativa e di realizzazione personale. Non manca in noi la convinzione che le difficoltà di un Paese come il nostro, fondato sul lavoro, non debbano ripercuotersi negativamente sulle speranze e sugli animi dei futuri lavoratori italiani i quali, fin da subito, devono essere, invece, incitati ed accompagnati in modo sereno al compimento della propria realizzazione e all’acquisizione della propria dignità di uomo, impegnandosi ad affrontare con determinazione la crisi che ci attanaglia. I Maestri del lavoro, arrivano ad essere positivi  e grazie alla loro esperienza ed alla loro professionalità riescono ad essere lungimiranti comprendendo la necessità di offrire un contributo al nostro Paese in un momento in cui le istituzioni non sempre riescono ad assolvere i compiti di guida e supporto per i propri cittadini.
Esposito conclude il suo intervento rivolgendosi ai nuovi insigniti. Questo giorno, per voi nuovi Maestri e Maestre, è l’inizio, di un nuovo ciclo. Se per molti di voi è da poco terminato il proprio percorso di lavoro di tipo fisico e mentale, da oggi inizierà quello dello spirito e della forza. Essere Maestro del Lavoron significa avere una qualità in più, quella della determinazione. Ed è proprio questa determinazione che ci ha accompagnati e ci accompagnerà, sempre. La nostra attività sarà espletata nel pieno rispetto dello statuto. con naturalezza, con spontaneità e con convinzione.
Per ultimo, il Console Regionale Emerito, MdL Scalise, nel concludere la cerimonia ha voluto ribadire e sottolineare che la volontà del Maestro del Lavoro è quella di voler concretamente operare nel sociale, ed attuare la politica del “Fare” proponendo ed attivando incontri di largo respiro, nonché organizzare
convegni e seminari per contribuire alla costruzione di una società più giusta in armonia con le diverse culture, etnie e religioni oggi presenti.
Gli importanti progetti posti in essere servono, non solo a dare prestigio alla nostra Associazione, ma anche a porre in risalto la volontà dei maestri del lavoro ad espletare una qualificata attività di volontariato per riaffermare la loro presenza nella società consapevoli di essere depositari di un patrimonio, ricco non solo di esperienza lavorativa ma anche di valori morali. L’impegno del Maestro del Lavoro deve essere visto in una ottica di più largo interesse proiettato alla costruzione di una società solidale e coesa che, riconoscendo in ogni uomo una risorsa, sappia che questa potenziale energia attiva può e deve essere utilizzata  per la realizzazione di un progetto destinato in un futuro alla realizzazione di una società equilibrata, matura ed armonica, che non debba essere dominata da eccessivo materialismo ma possa essere in grado di soddisfare anche e sopratutto esigenze spirituali, quali per l’appunto il bisogno di cultura,  la riscoperta dei valori della solidarietà, del reciproco rispetto, della tolleranza da spiegare nei confronti di ogni persona. Al riguardo, in considerazione dell'esistenza sul territorio crotonese del Centro Temporaneo di Accoglienza più grande d'Europa, il Maestro del Lavoro del Consolato Provinciale di Crotone,  ha l'opportunità, d'intesa con gli Enti preposti, di svolgere ulteriore preziosa attività di volontariato in favore degli immigrati da concretizzare mediante la conoscenza della lingua, l'informazione sui diritti ed i doveri previsti nella nostra Costituzione, il rispetto delle  norme  diramate in materia di immigrazione, l’insegnamento di un mestiere utile.
Desidero in sostanza sottolineare e riaffermare con forza che il Maestro del lavoro , come peraltro ampiamente dimostrato,è nelle condizioni di potere svolgere un ruolo attivo nell’attuale società e non intende raccontare ai giovani chi è stato e cosa ha saputo fare, ma come,insieme alla altre forze politiche e sindacali, ci si deve organizzare e  reagire alle sfide che ci attendono e che in altri paesi europei sono state affrontate e vinte con esperienze diverse dalle nostre.
Il Maestro del Lavoro non intende abbassare la guardia e non considera il traguardo della Stella appagamento delle proprie aspirazioni, ma intende svolgere un rinnovato impegno a perseverare nel proprio miglioramento lavorativo e morale in maniera da rappresentare ancora una volta un esempio di
competenza e di rettitudine da additare alle nuove generazioni per concorrere tutti insieme alla crescita civile della società ed alla costruzione di un mondo migliore.
E’ quello che i Maestri del Lavoro stanno oggi riproponendo nell’attuale società e l’esempio è testimoniato ,ancora una volta, da quei maestri del lavoro che,al termine di questa significativa cerimonia, verranno premiati con targa e diploma per la fedeltà e l’attaccamento dimostrato  alla famiglia magistrale.
(MdL G.M. Lombardo)

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