Trasporto Santa Rosa da Viterbo
La festa religiosa più importante e folcloristica di Viterbo, dal 2013, inserita tra le festività “patrimonio Unesco“ è il trasporto della Macchina di Santa Rosa dedicata alla patrona della città la cui memoria è rievocata dai viterbesi attraverso questa manifestazione, unica al mondo, indescrivibile per la sua bellezza ed emozione. La sera del 3 settembre, Viterbo si oscura. Si spegne l’illuminazione pubblica e quella di ogni casa, palazzo, negozio. Una sola grande luce passa per la città, è la Macchina di Santa Rosa. Un’immensa prova di forza e d’amore che impegna 100 facchini, che diminuiscono lungo il percorso quando le strade fanno più strette. I facchini si dividono in ciuffi, spallette e stanghette, a seconda della posizione che occupano sotto la macchina. Al ritmo di sollevate e fermi, sotto col ciuffo e per Santa Rosa avanti la macchina procede in un rito emozionante che richiama migliaia di persone. Il giorno precedente al trasporto della Macchina di Santa Rosa per le vie di Viterbo si può assistere al passaggio del Corteo storico in ricordo della traslazione del corpo della Santa. Ruolo centrale della sfilata rivestono i così detti boccioli di Santa Rosa, bambine che stanno a rappresentare il legame profondo tra la gente di Viterbo e la santa bambina oltre alle ragazze vestite con il classico saio grigio e viola delle suore clarisse denominate rosine. Il ruolo più importante del corteo è quello dei Facchini, che portano in processione il cuore della Santa.
Adele Paglialunga
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