Comitato 12 giugno - Sabato, 12 Giugno 2021

Comitato 12 giugno

per ricordare le Vittime del Lavoro del Dovere e del Volontariato; sono stati scoperti tre nuovi mon

Comitato 12 giugno - Maestri del Lavoro Puglia

Ricordo delle vittime del Lavoro, del Dovere e del Volontariato

(Puglia: 29 maggio - 12 giugno)

Interventi di alto spessore e significato della Senatrice Teresa Bellanova (Esortazione a migliorare sempre più la formazione e la cultura della sicurezza e della prevenzione) e dell’omelia di Don Luigi Ciotti (l’amore verso il prossimo, alto principio di vera carità, e l'osservanza delle regole siano la vera forza dell’uomo, siano il motore primario dell’Universo).

Dal 29 maggio al 12 giugno c.a. il “Comitato 12 giugno”, con la partecipazione dei Maestri del Lavoro di Puglia, ha organizzato alcune cerimonie per ricordare le Vittime del Lavoro del Dovere e del Volontariato; sono stati scoperti tre nuovi monumenti a Leporano, Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto e, inoltre, ai piedi dei monumenti esistenti (10), sono state deposte corone d’alloro a Corato, Andria (BA) Taranto, Martina Franca, Grottaglie (TA), Brindisi, Torchiarolo, Mesagne (BR).

Per i Maestri del Lavoro, nel corso delle cerimonie, hanno partecipato il Presidente del Comitato 12 giugno, Cosimo Semeraro, il V.P. per il Sud Roberto Bauco, il Console Regionale di Puglia Luigi Bartoli, i Consoli Provinciali Antonio Fracasso, M.G. Losito e Vincenzo Gatto, il Vice Console di Bari Francesco Barracchia, il Delegato Regionale per le Attività in Memoria delle Vittime del Lavoro Franco Germano ed il Vice Console di Taranto Francesco Chiarappa. In tutti i vari siti si è inoltre registrata la presenza di Maestri del Lavoro di tutta la Puglia.

A tutti gli eventi hanno presenziato, in maniera sensibile, autorità istituzionali, militari, religiose e civili (in particolare i Sindaci e gli Assessori) e, ancora, rappresentanze del mondo del Lavoro del Dovere e del Volontariato ed alcune Famiglie delle vittime.

 Il Presidente del “Comitato 12 giugno”, Cosimo Semeraro, in tutte le cerimonie, ha letto i messaggi, ad egli pervenuti per la circostanza, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Giustizia Marta Cartabia e del Ministro del Lavoro Andrea Orlando. In ogni luogo si sono svolti cortei e momenti religiosi, celebrazioni di Sante Messe in suffragio dei Defunti e, naturalmente, la partecipazione al momento più solenne, quello della benedizione delle corone d’alloro alcune delle quali, in particolare quelle della scopertura dei nuovi monumenti, inviate dal Presidente del Senato, dal Presidente della Camera e dal Presidente del Consiglio. Il momento solenne della benedizione, dolcemente accompagnato dalle note del “Silenzio”, ha donato a tutti i presenti istanti di commossa partecipazione e di alto significato morale e religioso dedicato al “Ricordo”.

Molto toccante è stato il momento in cui ad Andria, presenti i genitori, è stato menzionato, da Luigi Bartoli, Giuseppe Di Vincenzo giovanissima vittima del lavoro (21 marzo 2007) che, in qualità di apprendista saldatore, perse la vita a seguito di una esplosione causata da una fuga di gas; per questo fu, nello stesso anno, insignito della “Stella al Merito del Lavoro” alla memoria dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Luigi Bartoli, durante le cerimonie ed in rappresentanza della nostra Federazione, ha ringraziato Il Presidente del Comitato 12 giugno ed il Delegato Regionale per il loro costante e profondo impegno mirato a mantenere alto e vivo il ricordo di tutte le vittime del lavoro; ha rappresentato la vicinanza della Federazione che, con il Comitato 12 giugno, condivide valori e obiettivi; ha ribadito la forte sensibilità dei Maestri ai valori della prevenzione e della sicurezza che, va ricordato, rappresentano  uno dei “cavalli di battaglia” nella fase di testimonianza nelle scuole; ha poi ricordato l'appuntamento annuale nelle scuole, quello del “Premio Francesco Zaccaria",  consistente in una borsa di studio concessa, dalla stessa Famiglia Zaccaria, in memoria del loro giovane figlio Francesco, vittima di un infortunio sul lavoro e, successivamente, insignito della “Stella al Merito del Lavoro” alla memoria.

Le varie Manifestazioni hanno avuto inizio il 29 maggio a Leporano con la scopertura di un nuovo monumento, l’undicesimo, e sono terminate il giorno 12 giugno con la scopertura di altri due nuovi monumenti a Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe. In questa ultima giornata, particolarmente piena ed intensa, vi è stata la partecipazione - al mattino a Fragagnano - della senatrice Teresa Bellanova e - nel pomeriggio a San Marzano – di Don Luigi Ciotti.

La senatrice Teresa Bellanova, Vice Ministro per le Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, ha portato i saluti del Primo Ministro Mario Draghi e, in maniera direi decisa, ha sottolineato il motivo per cui gli incidenti accadono sempre perché qualcuno antepone il mero profitto alla sicurezza ed alle vite umane. Ha esortato a migliorare sempre più la formazione e la cultura della sicurezza e della prevenzione e, ancora, di quanto sia essenziale contrastare il lavoro nero e sommerso. "Non si ha bisogno di nuove leggi" - ha ribadito - "bensì di maggiore rispetto di quelle già esistenti". Ha reso poi onore alle Vittime del Lavoro, della criminalità mafiosa e a coloro che hanno perso la propria vita per seguire la passione, la generosità, la dedizione. Ha sottolineato quanto sia stato opportuno aver innalzato il monumento proprio davanti ad una scuola con l’evidente intento di far sì che proprio i giovani, osservandolo, riflettano su quanto sia importante e preziosa la vita umana ed altrettanto prezioso ed insostituibile il rigoroso rispetto della prevenzione e dell’osservanza delle leggi.

Per noi Maestri del Lavoro, impegnati nelle nostre testimonianze formative, le parole della Senatrice rafforzano ancor più il convincimento che la strada maestra sia proprio quella di incontrare i giovani, parlare loro per aprire le loro menti ed i loro cuori!

Nel pomeriggio a San Marzano, dopo un temporale fortissimo, si è aperto poi uno splendido cielo azzurro che ha fatto da cornice alla cerimonia celebrata, con una Santa Messa, da Don Ciotti figura carismatica e di alta cultura che ha avuto, anche in questa circostanza, la capacità di rinchiudere, in un “unicum”, dolcezza, rigorosità, visione, generosità, vicinanza, calore, empatia. La Sua omelia e le Sue parole sono suonate come una preghiera nella preghiera, un prendere atto di quanto l’amore verso il prossimo (alto principio di vera carità) e l'osservanza delle regole siano la vera forza dell’uomo, siano davvero il motore primario che muove l’Universo! Di alto significato morale è stata la sua interpretazione, dalla parabola del Vangelo di quel giorno, del "granello del seme di senape” col quale il contadino, amorevolmente, è chiamato, ogni giorno, ad operare con fiducia, pazienza e tanta speranza. “L’insegnamento (sono le sue parole) è quello di perseverare nella pazienza, di non scoraggiarsi, di non fermarsi, di non abbandonarsi a sé stessi!” ed ancora: “Il Signore dia a tutti una bella pedata perché tutti poi si sentano parte in causa in termini d'impegno e passione, perché tutti si sentano seminatori di fiducia e concretezza”.  “La memoria delle vittime del lavoro (ha concluso) deve tradursi in responsabilità ed impegno e tutti, nel ricordo delle vittime del lavoro, devono sentirsi vivi e testimoni per il bene comune”.

Al termine della santa Messa, è stato inoltre scoperto un nuovo monumento, sito nella piazza del paese, ed anche qui hanno risuonato ancora le parole di Don Ciotti: "Dio ama tutti, è di tutti, sentitevi abbracciati" e poi "questo monumento ricorda, con le sue croci scolpite, il Crocifisso! Non dimentichiamo i Crocifissi dei nostri giorni”. Sono parole che hanno infuso grande solennità alla cerimonia che, tra le altre cose, ha visto i ragazzi dell’Istituto musicale Paisiello di Taranto suonare mirabilmente l’Inno di Mameli. La giornata si è conclusa con un volo finale di colombi bianchi che, messi in libertà al momento, hanno reso davvero suggestiva la chiusura della cerimonia di San Marzano e di tutta la settimana dedicata al “Ricordo”. 

In ultimo alcune riflessioni: questi giorni sono stati per un verso una processione  di dolore e di tristi ricordi per l’altro, invece, prendendo spunto da quel volo di colombi bianchi, sono stati come un volo di speranza in un futuro migliore, in un futuro dove non dovrebbero più esserci morti e lacrime; ed ancora, incontrando tanti amici Maestri, si è potuto constatare che la Famiglia Magistrale è presente non solo fisicamente ma anche, e soprattutto, con il cuore; custodisce in sé quell’enorme ed insostituibile patrimonio di umanità, esperienza e generosità.

In conclusione, ricordando il Consolato Friuli Venezia Giulia il quale da alcuni anni, nel mese di giugno, ricorda con noi le vittime del lavoro, vogliamo anche noi volare con l’auspicio che questa iniziativa sia estesa in altre realtà nazionali dei Maestri del Lavoro.  

Francesco Chiarappa e Luigi Bartoli                                                                                                                                        


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