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34° Congresso Nazionale - Ascoli Piceno
Venerdì, 09 Maggio 2014
Nel mese di maggio abbiamo partecipato al 34° Convegno Nazionale che si è svolto ad Ascoli Piceno dal 9 all’11 maggio.
Su suggerimento del nostro Console Regionale abbiamo proposto a tutti i consolati del Veneto una bozza di percorso. Così il giorno 8 maggio un bel gruppo ( pare che fossimo il gruppo regionale più numeroso) di Maestri e amici dei consolati di Padova (tra gli altri, Console Regionale, Segretario Regionale, Console di Padova con i rispettivi consorti e il Presidente Nazionale dei Revisori dei Conti, Venezia, Verona e Console di Vicenza e consorte, si è ritrovato ad Ascoli Piceno presso il complesso dell’hotel Casale. Lungo il percorso abbiamo fatto sosta a Loreto, girato un po’ per la cittadina e, visitato la Santa Casa, molti di noi hanno ammirato il bellissimo museo del presepio. Il giorno successivo venerdì 9 maggio 2014 i Maestri hanno partecipato presso il Teatro Ventidio Basso ai lavori di apertura del Congresso, proseguiti per tutta la giornata, mentre i nostri accompagnatori sono andati a far visita ai dintorni di Ascoli (San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena. Notevole e precisa, devo dire, l’organizzazione. La città era disseminata da cartelli, frecce e totem che indicavano e pubblicizzavano il luogo del convegno. Impossibile sbagliarsi.
La mattina seguente (sabato) gli accompagnatori di tutta l’Italia sono andati ad Offida, gita gratuita offerta dagli organizzatori, mentre i Maestri hanno proseguito i lavori. Numerosi sono stati gli interventi, tenuti “magistralmente” e rigorosamente a bada dal Maestro Fausto Spegni, tra i quali anche quello del nostro Console Regionale. (L'intervento completo è riportato alla fine di queste righe) Sono poi stati premiati i vincitori del primo concorso nazionale di poesia e di prosa. E qui abbiamo fatto il pieno. Infatti il primo premio per la poesia è stato vinto dal nostro Maestro Luigi Pasinetti di Mestre e il primo premio per la prosa è stato vinto dal nostro Console Regionale dott. Renzo Pravisano. Dopo il pranzo, assieme a tutti i partecipanti, suddivisi in gruppi, abbiamo visitato la città accompagnati dalle guide.
Alla sera, in attesa della cena di gala, presso l’hotel Casale uno spettacolo ha allietato, nello stesso sito, congressisti e accompagnatori.
La mattina seguente – domenica dopo aver partecipato tutti assieme alla Santa Messa presso il Duomo di S. Emidio siamo partiti per Ancona dove il Console Regionale Iridio Mazzucchelli ci ha ospitati presso il suo circolo marinaro. Qui siamo stati accolti da un folto gruppo di Maestri anconetani e omaggiati del loro crest e di altri doni. Indi…..abbiamo gustato un abbondante pranzo tutto di pesce!!!
Subito dopo, ripreso il pullman per il rientro, abbiamo terminato il viaggio con un po’ di patema d’animo perché il cielo verso Padova e Mestre era di un nero mai visto. Fortunatamente siamo arrivati quando il temporale era già finito.
Un sentito ringraziamento al Presidente Amilcare Brugni che ha fortemente voluto questo congresso nella sua città e a tutti coloro che con lui hanno collaborato per l’organizzazione impeccabile dell’evento.
M.d.L. Roberta Di Mambro
LA PRESENZA DELLA FEDERAZIONE DEI MAESTRI DEL LAVORO NELLA SOCIETA’ DI OGGI: ASPETTI CRITICI E PROSPETTIVE FUTURE.
Partecipo per la prima volta ad un convegno nazionale dei Maestri del Lavoro con la responsabilità di rappresentare le istanze e le prospettive dei Maestri del Lavoro del Veneto.
Sono personalmente convinto che un’Associazione per risultare efficiente e rispondere in forma ottimale agli scopi per cui è sorta debba operare un continuo monitoraggio degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli attesi. Occorre che la Federazione valuti continuativamente le prospettive che intende perseguire creando un’immagine del suo insieme coerente e completa diffondendola al suo interno e così all’esterno.
In altri termini è necessario che gli Organi direttivi di un’Associazione si preoccupino di verificare se l’Associazione che dirigono risponda completamente e correttamente alle regole giuridiche e statutarie e abbia realizzato o in corso di realizzazione tutti gli obiettivi che si è posta.
1. Premessa.
La nostra Federazione si è data un’organizzazione verticale in senso ascendente in cui la funzione operativa viene espletata con il massimo impegno e dedizione da parte dei Consolati provinciali ed interprovinciali. Al fine di creare un coordinamento regionale sono stati istituiti anche i Consolati Regionali, i quali svolgono solo la funzione di rappresentatività nel territorio della Federazione, curando il coordinamento fra i vari Consolati provinciali e territoriali.
L’attività centrale della Federazione è demandata a: Presidente Nazionale, n° 3 Vice-Presidenti Nazionali, Segretario Nazionale, Tesoriere Nazionale.
Va premesso che il Consolato Regionale del Veneto esprime nei loro confronti la massima considerazione e pone in essere la massima collaborazione. Peraltro ritiene opportuno, nell’interesse e per la crescita della Federazione, rilevare alcune criticità nella gestione e proporre anche delle possibili iniziative da attuare.
Un aspetto essenziale e preliminare a carico della Presidenza Nazionale è quello di tenere in considerazione e studiare delle possibili forme di intervento in favore di quei Consolati territoriali che non sono in grado di sopravvivere con le proprie forze.
Al riguardo è possibile studiare delle forme di intervento nella scuola-lavoro solo per tali Consolati preventivamente catalogati. Una seconda soluzione è quella di studiare la creazione di Consolati territoriali di tipo interprovinciale (ad esempio in tutti i casi in cui il numero degli iscritti risulti inferiore a 50 unità), con la creazione di delegazioni all’interno del territorio.
2. Aspetti critici nella gestione dei Consolati.
Ho rilevato nella mia recente esperienza come Console Regionale che sia bisogno di una uniformità nell’organizzazione dei vari Consolati provinciali attraverso delle disposizioni di attuazione che debbono venire emanate con apposite circolari dalla Federazione Nazionale. In altri termini va controllato che ciascun Consolato Provinciale e Regionale:
a) risulti in possesso di un proprio codice fiscale come ente non commerciale, b) sia stato provveduto alla comunicazione all’Anagrafe Tributaria presso l’Agenzia delle Entrate competente del nominativo del Console in carica, c) sia stata comunicata la sede attuale del Consolato (in caso di variazione deve essere presentato un apposito modello di variazione), d) non vengano espletate in senso assoluto delle attività che possano far sorgere la presunzione di esercizio anche marginale di attività commerciale (es. sono considerate attività commerciali: cessione di beni e prestazioni di servizi specifici ai soci ed associati con la sola esclusione delle pubblicazioni; gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale; trasporto di persone a pagamento; organizzazione diretta di viaggi e soggiorni turistici; proventi per attività commerciali o di promozione commerciale; ecc.); e) le erogazioni in favore degli studenti non devono eccedere gli incentivi allo studio (vanno pertanto bandite le voci: borse o assegni di studio in quanto il Consolato erogatore diviene un sostituto d’imposta); f) i componenti le Commissioni e il Consigli debbono avere diritto esclusivamente al rimborso delle spese vive purché documentate, compresa l’indennità kilometrica per i soli percorsi espletati con i propri mezzi fuori dal Comune sede del Consolato cui espletano l’attività. |
Il motivo di questi controlli è giustificato dal fatto che a seguito di una possibile verifica posta in essere in un qualsiasi Consolato provinciale non emergano situazioni che possano far presumere l’eventuale esercizio anche marginale di attività economica per cui è obbligatoria l’osservanza della normativa fiscale (cioè tenuta di una contabilità, redazione di dichiarazioni fiscali, ecc.).
3. Aspetti critici nella redazione dei rendiconti annuali.
Un aspetto che è oggetto di esame da parte della Commissione Statuto e Regolamenti è quello di trovare una definizione ai fini della corretta e completa applicazione della normativa contenuta nell’art. 148 TUIR.
Ciò che deve essere oggetto di regolamentazione corretta e completa, alla luce anche degli obblighi tributari posti a carico degli enti associativi non commerciali, è quello della redazione di un rendiconto economico e finanziario annuale.
Devo esprimere al riguardo un personale apprezzamento per lo sforzo attuato al riguardo a cura dei Revisori nazionali, ed in particolare al MdL rag. Gianfranco Noaro, i quali propongono all’esame del Consiglieri Nazionali, accanto ad un Rendiconto finanziario anche un Rendiconto patrimoniale e di gestione redatto in base al principio della competenza.
Va al riguardo fatto presente che con il termine di rendiconto economico s’intende la redazione di un prospetto patrimoniale e di gestione da redigersi con i criteri giuridici della competenza temporale. Invece con il termine di rendiconto finanziario s’intende la redazione di un prospetto in cui vanno evidenziate le entrate e le uscite finanziarie effettive ed i residui attivi e passivi (cioè entrate ed uscite certe ma la cui movimentazione finanziaria avverrà negli esercizi successivi), con la spiegazione della consistenza finanziaria esistente all’inizio dell’anno e quella risultante alla fine dell’anno.
Allo stato attuale sia la Federazione Nazionale che i vari Consolati Regionali e Provinciali redigono un rendiconto finanziario che espone solo le entrate e le uscite effettive, e nel rendiconto nazionale (consuntivo e preventivo) vengono contabilizzate anche le fatture passive ancora da pagare (residui passivi).
E’ evidente che quanto evidenziato espone sia la Federazione Nazionale che i singoli Consolati nel rischio di non avere ottemperato in forma completa alla normativa regolante l’aspetto contabile contenuta nell’art. 148 TUIR.
Inoltre è opportuno che entrambi i rendiconti abbiano:
a) il riporto dei valori in forma biennale al fine di poter fare delle valutazioni, b) la redazione di un rendiconto consolidato nazionale finalizzato alla valutazione comparata dell’attività complessiva della Federazione in cui ricomprendere anche i rendiconti dei singoli Consolati provinciali e regionali, c) la redazione di una relazione riassuntiva dell’attività espletata nell’anno come prospetto aggiuntivo ed esplicativo del rendiconto. |
Deve essere altresì fatto presente che le regole della rendicontazione vanno predisposte in forma distinta rispetto alle eventuali modifiche statutarie. Tali disposizioni possono venire raccolte in un apposito Regolamento di contabilità.
4. Aspetti critici nell’Organizzazione della Federazione Nazionale.
E’ emerso in questi ultimi tempi un particolare elemento critico che concerne l’organizzazione complessiva della Federazione. Attualmente tutta la gestione della Federazione è nelle mani, nella responsabilità e nella grande capacità del Presidente Nazionale e del Segretario Nazionale ai quali deve essere espresso il nostro sincero riconoscimento e plauso.
Ho peraltro notato che, salvo particolari adempimenti, non risulta conferito alcuno specifico incarico o mansione ai Vice-Presidenti, né è stato attribuito alcun compito alla Giunta esecutiva se non quello di predisporre il calendario degli argomenti con le eventuali proposte da far poi deliberare al Consiglio Nazionale.
Debbo far presente che questo tipo di organizzazione non risponde ai requisiti ottimali per la gestione attuale di un Organismo collettivo. Infatti a mio avviso:
a) il Presidente deve assumere le funzioni di rappresentante legale della Federazione curando tutti i rapporti istituzionali (es. con: Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Ministeri, Enti pubblici Nazionali, Cavalieri del Lavoro, Imprese di interesse nazionale, Associazioni Nazionali dei Datori di Lavoro e del Lavoratori, ecc.); b) la gestione ordinaria della Federazione deve venire espletata dalla Giunta esecutiva con deliberazioni a maggioranza dei suoi componenti, la quale dovrebbe venire convocata a cadenza mensile; c) il Segretario Nazionale cura tutti i collegamenti con i vari Consolati, attua gli adempimenti della Federazione, pone in essere le deliberazioni della Giunta e le decisioni del Presidente; d) il Consiglio Nazionale deve essere chiamato solo per gli atti straordinari (es. elezioni, approvazione dei rendiconti, elaborazione delle strategie della Federazione, nomina delle Commissioni cui vengono affidati particolari compiti, ecc.). A mio avviso esso dovrebbe venire convocato mediamente ogni sei mesi; e) le Commissioni Nazionali della Federazione (Scuola-lavoro, statuto-regolamenti, redazione notiziario, ecc.) dovrebbero essere presiedute da un Vice-Presidente Nazionale con il compito di coordinamento e con obbligo di relazionare l’attività alla Giunta; f) i Vice-Presidenti Nazionali dovrebbero avere delle particolari deleghe con l’onere di riferire del loro operato al Presidente; g) dovrebbe essere costituito un Organo Consultivo di Presidenza, formato dal Presidente, Vice-presidenti, Consoli Regionali, con lo scopo di monitorare le varie attività nel territorio ed avere dei riscontri operativi. |
Dovrebbe essere stabilito in forma vincolante che le richieste che i vari Consolati provinciali inviano al Presidente Nazionale siano portate a conoscenza per competenza anche ai Consoli Regionali ed ai Vice-Presidenti Nazionali. In caso di mancata comunicazione il Presidente dovrebbe respingere le relative istanze. Con l’attuazione di queste procedure si potrebbe creare un ordine logico e un collegamento funzionale ascendente e discendente della Federazione per i relativi adempimenti.
La Presidenza è peraltro tenuta a rispondere in forma tempestiva e senza ritardi a tutte le richieste che vengono formulate in ordine gerarchico dai Consolati cercando di esaminare con comprensione e completezza il loro contenuto.
Va inoltre tenuto conto che in presenza di problematiche che possono sorgere all’interno della Federazione si deve porre la massima attenzione cercando di circoscrivere e risolvere i singoli problemi prima che divengano di difficile soluzione.
5. Prospettive future.
La Federazione Nazionale deve orientarsi verso una maggiore conoscenza e presenza all’esterno.
In particolare deve richiedere e coordinare una maggiore coesione a livello territoriale con i Cavalieri del Lavoro in modo particolare nella promozione di iniziative comuni nel campo della “scuola-lavoro”.
Ai Cavalieri del Lavoro ed agli Imprenditori di rilevanza nazionale ed internazionale va richiesto un intervento nella sponsorizzazione del Notiziario nazionale con l’inserimento di annunci promozionali utili per la riduzione dei costi di pubblicazione.
Vanno altresì incrementati canali preferenziali con: Autorità Nazionali, Associazioni Nazionali del Datori di Lavoro e Lavoratori, richiedendo loro una partecipazione attiva nelle iniziative che vengono programmate sia dalla Federazione Nazionale che dai vari Consolati Regionali e Provinciali; Istituti universitari, ecc. Detti canali debbono essere finalizzati da un lato ad accrescere la conoscenza ed il prestigio della Federazione, dall’altro lato ad ottenere delle forme partecipative utili per la realizzazione delle iniziative promosse dalla Federazione e dai Consolati. Naturalmente detti canali vanno incrementati e coordinati anche a livello territoriale cercando da un lato di unire le singole sinergie e dall’altro lato di instaurare o incrementare una collaborazione costruttiva fra i vari Consolati.
Ottimo è stato il Suo intervento, Signor Presidente, fatto in occasione 1 maggio 2014 dinanzi alle massime Autorità Nazionali, con cui ha richiesto una maggiore attenzione alla nostra Federazione.
Per la scuola-lavoro, oltre alle iniziative che mirano ad accrescere la presenza della Federazione, va anche effettuato un censimento delle varie attività dei Consolati provinciali al fine di avere un quadro d’insieme delle varie attività e programmare poi delle forme che mirino ad offrire una visione coordinata e completa delle varie iniziative locali.
Un elemento da tenere nella massima attenzione è quello della ricerca di contributi in favore del Notiziario Nazionale che è finalizzato al duplice obiettivo:
- cercare di azzerare il costo della stampa, da un lato,
- migliorare il suo contenuto, dall’altro lato.
Tale attività deve venire espletata a cura della Presidenza per le imprese a livello nazionale ed internazionale e dei Consolati Regionali per le imprese a livello territoriale. Per raggiungere in forma positiva questi obiettivi vanno studiate delle modalità adeguate.
Un altro aspetto di prospettiva è quello di poter risultare presenti a tutte quelle ricorrenze che riguardino eventi che hanno interessato il lavoro e le persone (es. Vajont, Marcinelle, Terremoto del Friuli e dell’Aquila, disastro della Concordia, ecc.). Al riguardo dovrebbe essere studiato e predisposto un apposito calendario contenente le date relative alle cerimonie di commemorazione. Sarebbe opportuno poi valutare con i Consolati Regionali le forme più idonee per una presenza alle varie cerimonie.
Il Notiziario Nazionale va sostanzialmente rivisto con la creazione di un Comitato di redazione e la predisposizione di uno schema operativo per la sua stesura. Particolare attenzione va posta alle notizie di rilievo che provengono dalle singole regioni, privilegiando anche quelle rilevabili dai quaderni e fogli editi dai Consolati provinciali, e menzionando anche i lavori, i commenti, gli elaborati vari redatti o curati dai Maestri del Lavoro associati.
Andrebbe valutata anche una presenza della Federazione in trasmissioni televisive e radiofoniche. Andrebbe altresì dato maggiore risalto alle sue iniziative nei quotidiani e nelle riviste a carattere nazionale. Ho potuto rilevare che ciò già avviene in alcune Regioni. A mio avviso tali strumenti mediatici possono risultare penetranti e convincenti a tutti i livelli.
E’ interesse della Federazione ricercare un’apertura di credito con i Ministeri del Lavoro, dell’Istruzione e dell’Interno, esprimendo la disponibilità alla partecipazione in iniziative di pubblico interesse, nelle commissioni ed altro.
Sono personalmente convinto che a seguito dell’attuazione delle iniziative prospettate sia possibile aumentare la visibilità e la considerazione della Federazione e risolvere anche il problema dei suoi rendiconti.
Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di accrescere l’immagine della Federazione all’esterno, con la ricerca di nuove possibili entrate, e non la riduzione delle sue iniziative con il solo fine di far quadrare i relativi conti.
Con ciò ritengo di avere contribuito a far emergere le problematiche riguardanti la nostra Federazione con lo scopo di accrescere lo spirito associativo e la sua considerazione nel territorio.
Grato per l’attenzione, porgo a tutti un sincero augurio di buon lavoro!
(MdL dr. Renzo Pravisano)
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