Consolato Regionale Piemonte

11 MARZO 2025 - PALAZZO CIVICO TORINO

Mercoledì, 12 Marzo 2025

Le Maestre del Lavoro alla presentazione del volume “Le torinesi ribelli. Diciannove storie per ri

Su invito della Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, le Maestre del Lavoro Renza Bellin (Consolato di Asti), Marinella Comoglio (Consolato Metropolitano) e Maria Rita Corradino (Segretaria  Consolato Regionale), hanno avuto l’opportunità di partecipare, l’11 marzo 2025, nella Sala Colonne di Palazzo Civico, all’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale, in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna, per la presentazione del volume “Le torinesi ribelli. Diciannove storie per ricordarle”. Diciannove racconti che danno voce a torinesi “ribelli”: protagoniste più o meno conosciute che hanno superato convenzioni, luoghi comuni e discriminazioni per affermare la loro autonomia di pensiero e di azione.

L’evento è iniziato con il saluto istituzionale della presidente Maria Grazia Grippo, che ha sottolineato la scelta di organizzare l’iniziativa, in occasione della Giornata della Donna, in una chiave che non fosse quella della vittimizzazione, nonostante la coscienza di quante difficoltà incontrino tuttora le donne, talvolta alle prese con situazioni che degenerano in sopraffazioni e violenza.

Al tavolo delle relatrici, insieme alla presidente, hanno preso posto Silvia Ramasso, per Neos Edizioni, la curatrice del volume Loredana Cella, la presidente nazionale di Confapid Brigitte Sardo e Marta Vicari, responsabile della programmazione culturale del Centro Studi Piero Gobetti. Si sono in ultimo alternate al microfono alcune delle autrici della raccolta di racconti di queste donne che hanno imposto a una società patriarcale e classista, non senza fatica e talvolta incontrando feroce opposizione, la forza delle proprie scelte di vita, delle proprie aspirazioni culturali e sociali, dei propri diritti di persona e di lavoratrici.

Riportiamo le parole della presidente Maria Grazia Grippo: “Se desideriamo vivere, non solo in senso letterale invece di rassegnarci a essere soccombenti, dobbiamo trovare il modo di dircelo chiaramente, a partire dalle giovanissime e dai giovanissimi, che sono nella fase che vede sorgere e maturare aspettative e aspirazioni. Questo è il significato di queste storie di donne che non si sono mai arrese, rivoluzionando la vita degli altri trasformando la propria, uscendo dall’anonimato al di fuori di quell’aura religiosa che nella storia connotava i ruoli femminile. Non sante né principesse ma donne in grado di aprirsi nuove strade”.

Un libro che dovrebbe essere adottato nelle scuole per dare fiducia alle nuove generazioni.