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Mercoledì, 04 Maggio 2022
Festa della Madonna del Monte nel Comune di Marta
Marta è un antico borgo di pescatori adagiato sulle rive del lago di Bolsena che ogni anno viene visitata da turisti provenienti tutta Italia e non solo. Questo ridente borgo ha la fortuna di accogliere ogni anno il 14 maggio un importante appuntamento quello con la festa della Madonna del Monte, meglio conosciuta come “Festa delle Passate” o “Barabbata”. Una ricorrenza molto sentita dagli abitanti del luogo, che conserva ancora la struttura arcaica dei riti di offerta delle primizie primaverili, innestati in un clima di religiosità popolare. Di questa festa non si hanno notizie storiche certe anteriori al 1557. Questa spettacolare festa di primavera si concretizza in un multicolore e vociante corteo, composto dai rappresentanti delle corporazioni professionali: Casenghi (“uomini di fiducia” dei proprietari terrieri con compiti di sorveglianza delle tenute); Bifolchi (quelli che aravano la terra con l’aratro a chiodo trainato da buoi); Villani (gli agricoltori veri e propri) e Pescatori. Il lungo serpentone è punteggiato da carri allegorici, che sfilano per le vie del paese fino a raggiungere il santuario della Madonna del Monte, L’appuntamento comincia all’alba, alle 4,30, quando il “tamburino”, figura particolarmente importante e caratterizzante nella dinamica della festa, percorre le vie del paese per dare la “sveglia” a tutti portando l’annuncio del giorno di festa con il suo rullo incessante e caratteristico che costituisce la colonna sonora dell’intera giornata. A lui è affidato anche il compito di “sacralizzare” all’interno del paese lo “spazio della festa. Si tratta di un modo simbolico per indicare che l’area dell’abitato racchiusa nel perimetro del percorso cessa di essere lo spazio dove si svolge la quotidianità, ma diviene il punto focale in cui la Comunità si prepara a vivere l’esperienza straordinaria ed esaltante della festa. Il tamburino percorre questo percorso rullando incessantemente e viene accompagnato dai Palii delle quattro Categorie, dai Signori della festa e dai Passanti. Il rullo continuo del suo tamburo accompagna tutte le Categorie nei tre giri rituali attraverso la chiesa. Nel pomeriggio il tamburino torna a percorrere le vie del paese chiamando a raccolta i Casenghi per accompagnarli alla casa del Tenente dove si consuma il tradizionale rinfresco durante il quale i Signori della festa distribuiscono le tradizionali ciambelle
fatte con vino bianco e anice e cosparse con un composto di acqua e zucchero che le rendono lucide. La festa si conclude in tarda serata con uno spettacolo pirotecnico sul lungolago.
MdL Adele Paglialunga
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