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ALLA SCOPERTA DEI TESORI DELLA LAGUNA VENEZIANA
I Maestri del Lavoro trentini, con familiari e simpatizzanti, hanno potuto tuffarsi per una giornata nella suggestiva laguna di Venezia alla scoperta dei tesori nascosti in alcune delle isole che la costellano tra spazi di acqua ampi e stretti canali.
Imbarcatisi su una motonave a Mira, hanno percorso il fiume Brenta fino alla foce nella laguna, attraversandola per raggiungere l’isola di San Servolo. Qui si è visitato il Museo della Follia illustrativo delle vicende storiche e mediche di un manicomio settecentesco chiuso nella seconda metà del Novecento.
È seguita quindi la visita all’isola di San Lazzaro antica sede di un lebbrosario, donata nel 1717 dalla Serenissima all’abate armeno Pietro Mechitar che vi fondò un monastero successivamente divenuto uno dei maggiori centri della cultura armena, dotato di una pinacoteca e di una ricchissima biblioteca di 170.000 volumi di cui 4.500 preziosi manoscritti.
Ritornati sulla motonave, i viaggiatori hanno potuto consumare un pranzo a base di pesce mentre la navigazione proseguiva offrendo la visione di tutte le bellezze del posto, dalla piazza San Marco all’Arsenale, alle varie edificazioni artistiche che si affacciano sui canali.
Una camminata sull’isola della Giudecca con visite al quartiere delle arti e dei mestieri, alla chiesa del Redentore e a quella di Sant’Eufemia fino all’ex molino Stucky hanno concluso la giornata prima del ritorno in motonave all’imbarcadero del Brenta e quindi in pullman a Trento.
Consolato di Trento
Nella foto: il saluto del Console ai Maestri partecipanti a bordo battello