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MORTO A 100 ANNI IL MAESTRO CARMELO TORRISI

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-        Decorato con la Stella al Merito il Primo Maggio 1977.  Iscritto al Consolato di Catania e alla Federazione dal 1977.

-        Ha ricoperto l’incarico di segretario e poi di Consigliere Provinciale del Consolato, e dal 1978 al 1995 ha partecipato a ben 15 Convegni Nazionali

 

Il Maestro del Lavoro Carmelo Torrisi è morto, ad agosto, a 100 anni nella casa di cura “villa Immacolata”. Ha vissuto una di quelle vite dalle quali si può ricavare, avendone la capacità, un interessante romanzo.

Tanti sono gli episodi che hanno contrassegnato la sua esistenza, ma quasi sempre sono stati i fatti determinati da altri soggetti a tracciare il corso della sua vita. 

Durante la sua attività sui sommergibili “Zaffiro”, “Bandiera e “Dandolo”, si era guadagnato due croci di guerra al valor militare.

Ma fu la sua partecipazione di contrasto allo sbarco degli alleati in Sicilia (9 luglio 1943) a determinare il nuovo corso della sua esistenza.

Durante questa missione - che aveva visto il Dandolo, sul quale Carmelo Torrisi era imbarcato con la qualifica di radiotelegrafista e idrofonista subacqueo - affondare l’incrociatore inglese “Cleopatra”, il sommergibile subì la reazione degli aerei “alleati” che lo danneggiarono costringendolo a rientrare a Taranto.

Essendo l’unità posta in bacino per le necessarie riparazioni, l'equipaggio fu mandato in licenza e lui, non potendo raggiungere la Sicilia già liberata dagli “Alleati”, decise di andare da un suo zio a Milano.

Ed è in questa città che lo colse l’armistizio dell’otto settembre 1943, e poi la nascita della Repubblica Sociale Italiana, facendolo diventare di fatto un militare sbandato.

La sua divisa bianca venne subito notata da una pattuglia di ronda composta da militari delle tre armi, che gli tolse i documenti e lo invitò a presentarsi al locale comando militare territoriale.

Qui l’alternativa che gli fu proposta era o di arruolarsi nella X Mas del Comandante Junio Valerio Borghese (che aveva il compito di contrasto alle azioni dei partigiani) oppure di farsi internare in Germania.

Scelse la prima opzione, e fu incorporato nella sezione della X MAS che aveva sede a La Spezia. dove però non giunse mai, perché grazie alla intercessione di un colonnello catanese, fu invece assegnato all’ufficio protocollo del 205° Comando Regionale della Lombardia.

Qui ebbe - all’inizio il compito di registrare tutte le domande, che ufficiali e sottufficiali dell’ex Regio Esercito, inoltravano a quel comando per essere incorporati nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana - dopo quello di fare parte della Commissione revisione quadri sottufficiali che doveva verificare la loro effettiva fede fascista.

Appresa della sua condizione di radiotelegrafista, un alto ufficiale dell’aeronautica tedesca gli propose, dietro compenso di duecento mila lire, di farsi paracadutare nella zona di Bari, per dare informazioni sulle strutture del porto. 

Avendo lui rifiutato questa missione, il Federale di Milano Vincenzo Costa gli propose di organizzare un corso per radiotelegrafisti, con l’ausilio di apparecchiature germaniche. Carmelo Torrisi accettò questo incarico e istruì circa venti militi della RSI.

Una delle paure maggiori, per le conseguenze che avrebbe potuto avere, l’ebbe quando una ronda partigiana lo fermò e si fece consegnare la pistola d’ordinanza e il caricatore.

Per fortuna il fatto non ebbe grandi conseguenze, lo trasferirono solo all’Ufficio Informazioni e Assistenza.

L’ultima sua iniziativa, che poteva costargli molto cara, fu quella di bruciare, qualche giorno dopo il 25 aprile, tutti i fascicoli personali dei sottufficiali della regione Lombardia, consentendo loro di potere essere riammessi nelle fila dell’esercito italiano senza alcun problema.

Conclusasi la parentesi militare, e tornato alla vita civile, Carmelo Torrisi ha raggiunto il grado di Dirigente Commerciale presso una grossa ditta che a Catania ha operato nel settore dell’importazione, esportazione e distribuzione in tutta la Sicilia di legnami. 

Raggiunto il pensionamento ha avuto attribuito, dall’Arcivescovo di Catania, l’incarico di Governatore della Confraternita dei Santi Antonio ed Euplio, incarico che ha tenuto fino all’inizio di questo secolo.

Carmelo Torrisi è stato iscritto alla nostra Federazione dal 1977, essendo stato decorato con la Stella al Merito del Lavoro il primo maggio di quell’anno. Per molti anni ha partecipato alla vita della nostra Federazione, dove ha ricoperto l’incarico di segretario e poi di Consigliere Provinciale, e dal 1978 al 1995 ha partecipato a ben 15 Convegni Nazionali.

Il 2 giugno del 1985 è stato insignito della onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.

 

Lucio Maniscalco, già Console Regionale di Sicilia

 

Nelle foto: il Maestro Centenario Carmelo Torrisi, scomparso nel mese di agosto, con il Console di Catania Michele Cirmi e la sua tessera della Federazione Nazionale datata 1977