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“La Repubblica vi è riconoscente”

Venerdì, 12 Novembre 2021

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Mattarella alla consegna delle Stelle al Merito del 2020 e del 2021: Maestri, siete i benvenuti al Quirinale

Giovati: un buon segnale di ripartenza verso nuova normalità

Il ministro del Lavoro Orlando: siete la testimonianza che questo Paese non si è fermato

La solenne cerimonia nei Saloni dei Corazzieri e delle Feste

ROMA – La solenne cerimonia della speciale consegna delle Stelle al Merito del Lavoro ai Maestri insigniti nel 2020 e 2021 si è svolta nel Salone dei Corazzieri, di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Il presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Elio Giovati, nel suo discorso d’apertura dell’evento, portando il saluto dei 14 mila Maestri del Lavoro, ha sottolineato che la “cerimonia recupera l’annullamento, sofferto, degli ultimi due anni, della Consegna delle “Stelle e dei relativi brevetti. Oggi acquisiamo una porzione di nuova normalità. Ci permette una celebrazione che unita ad altre dello stesso tenore organizzate dalla Prefetture regionali de provinciali offre un buon segnale per il nostro Paese”.

Il presidente Mattarella, particolarmente soddisfatto, si rivolge così a Giovati e ai Maestri nel suo discorso: “Maestre e Maestri del lavoro, siete i benvenuti al Quirinale: rappresentate i tanti che oggi, nelle varie città d’Italia, ricevono la Stella, simbolo di valori fondanti della vita della nostra comunità.  La Repubblica vi è riconoscente. "Il vostro lavoro, le qualità personali che avete espresso in attività di tanti decenni, hanno contribuito a far crescere l’intera società, in risorse e opportunità."

"Voi, Stelle al merito, - prosegue Mattarella - conoscete bene il valore del lavoro, e l’ampia soddisfazione che deriva dall’applicare i propri talenti e dalla partecipazione attiva alla vita economica e sociale. Tutto questo va consegnato ai giovani. È questa la grande alleanza tra generazioni che va saldata. La Federazione nazionale dei Maestri del lavoro ha posto in campo progetti importanti per favorire la trasmissione delle esperienze e dei valori che queste esperienze contengono, tra chi ha dato tanto alla comunità e i giovani che stanno completando i percorsi di formazione”.

“Presidente Giovati, - conclude Mattarella rivolgendosi al Presidente Nazionale dei Maestri del lavoro - l’immagine degli “artisti del dono” è simbolica di un patto tra generazioni, continuamente da rinnovare. I Maestri possono essere i testimoni migliori di talento e di impegno. Complimenti per quanto avete fatto! Auguri per la terza tappa della vostra vita e per ciò che – ne sono certo - farete ancora, attraverso l’impegno volontario, per l’Italia! Auguri."

Sono 40 le Maestre e i Maestri del Lavoro, arrivati al Palazzo del Quirinale, da tutte le Regioni d’Italia, (venti per il 2020 e venti per il 2021), in rappresentanza di tutti i 1838 insigniti nei due anni di pandemia.

Già alle 14,30, con due ore d’anticipo, i primi arrivi dei Maestri in piazza del Quirinale. C’è tanta commozione. Con in mano l’invito del Presidente Mattarella e la certificazione verde, il Green Pass, per superare la porta principale del Palazzo, vengono accolti dal Presidente Giovati. Dentro li aspetta il Cerimoniale, e vengono accompagnati nel salone della cerimonia.

Dopo la consegna nel salone delle Feste, inizia la cerimonia nel Salone dei Corazzieri (trasmessa in diretta streaming dal Quirinale e dalla Rai).

Prende per primo la parola il Presidente Giovati che ringrazia il Mattarella: “Signor Presidente, in questo ringraziamento avverta forte e vibrante l’abbraccio di 14.000 Maestre e Maestri per il prezioso e qualificato lavoro da Lei profuso in favore della Repubblica e per aver voluto la Cerimonia, - in questi primi giorni di novembre, in questa sempre suggestiva cornice del Quirinale, - di consegna della Stella al Merito del Lavoro a quaranta neo Maestre e Maestri, in rappresentanza di tutti i territori regionali. Estendo il ringraziamento al Ministro del Lavoro, che proprio lo scorso 1° maggio – nella cerimonia sobria, ma di alto contenuto valoriale, per celebrare la Festa del Lavoro e dei lavoratori – condivise con Lei Signor Presidente la nostra proposta di programmare per l’autunno l’evento odierno”.

Aggiunge Giovati: “Un buon segnale quindi, di resilienza e ripartenza verso una nuova normalità che la stragrande maggioranza degli italiani ha affrontato con convinzione perché consapevole che uniti e solidali, rispettosi delle regole democratiche e di quelle sanitarie suggerite dalla scienza, si possa battere il nemico pandemico Covid-19”.

“Il PNRR - sottolinea ancora il Presidente della Federazione Elio Giovati - con i suoi obiettivi: welfare, case, lavoro con particolare riferimento ai giovani, assistenza agli anziani, ambiente, digitale, rilancio del Sud, riduzione dei tempi processuali, infrastrutture, semplificazione della macchina burocratica; unito alle disponibilità economiche di cui è dotato, è e deve essere strumento straordinario per una transizione delle società verso quegli obiettivi posizionati al centro dell’agenda delle Nazioni Unite 2030 (obiettivi ripresi nei diversi consessi internazionali, vedi G20 di Roma e COP 26 di Glasgow) ormai non più procrastinabili”.

“Ci sono quindi tutte le condizioni – prosegue Giovati - per una ripresa reale, occorre però un patto ideale, responsabile e consapevole tra pubblico e privato, tra istituzioni e cittadini, tra imprenditori e maestranze, per far funzionare i centri nevralgici del Paese senza disquisire ora, sulle colpe di chi ha favorito i ritardi al processo di modernizzazione del Paese”.

Giovati ha ricordato l’impegno dei Maestri che nel periodo più cupo della pandemia hanno prestato, da volontari, la propria opera nelle Pubbliche Assistenza, nelle Croce Rossa, nella Caritas, verso le strutture assistenziali, fornendo aiuto ad anziani soli per la consegna di generi alimentari ed in particolare mantenendo viva la nostra mission di testimonianza formativa nella scuola con l’utilizzo della Didattica a Distanza.

“Certo  - ha insistito il presidente Elio Giovati - dai circa 220 mila studenti coinvolti nel periodo pre Covid, nei nostri progetti di testimonianza formativa (riconosciuti nel Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e la nostra Federazione, recentemente sottoscritto) nei tre ordini di scuola: primaria, secondaria di primo e secondo grado, siamo passati a 35 mila studenti coinvolti durante il lock down con la DaD, ma già ora  - e questo è un ulteriore buon segnale – con l’avvio del nuovo anno scolastico siamo tornati, (perché richiesti) seppur con gradualità e prudenza, nelle scuole ben miscelando, di concerto con il corpo docente, i nostri progetti di testimonianza formativa in presenza e da remoto”.

Giovati ha concluso il suo intervento sottolineando le caratteristiche di servizio che connotano la “figura del Maestro del Lavoro”: << Il conferimento dell’onorificenza è un incentivo a donare tempo e “sapienza” alla comunità che ci è prossima con particolare riferimento alle giovani generazioni. Possiamo dire che i Maestri del lavoro sono “artisti del dono” >>.

Il Ministro del Lavoro Orlando, nel suo intervento, ha sottolineato: “Lo scorso primo maggio ci eravamo salutati con la promessa di recuperare la cerimonia del conferimento. Siamo quindi qui a riannodare i fili di una tradizione che per due anni, nella giornata del primo maggio, è stata impedita dalla pandemia.  Oggi, pertanto, non è un semplice rito, ma rendiamo merito al vostro impegno, Maestre e Maestri del Lavoro, che siete anche una testimonianza resiliente, di come questo Paese non si sia mai fermato, anche nei momenti più difficili.  Sappiamo che molti insigniti non ci sono più e a loro va un doveroso omaggio di memoria. Sono stati due anni difficili, priorità da difendere salute e lavoro, per non lasciare indietro nessuno. Il vostro impegno è per le prossime generazioni, per preparare il loro futuro. Se si ammala il lavoro si ammala la società.  Attraverso persone come voi passa il rilancio del Paese”.

“L’onorificenza a voi tributata – ha aggiunto Orlando -  è l’emblema del legame tra democrazia e lavoro al quale la Repubblica vuole tributare un adeguato riconoscimento.  La cerimonia di oggi per questo assume un valore particolare poiché è soltanto da quel legame che oggi potremo ripartire su basi nuove.  A tutti voi, quindi, va il nostro grazie con la certezza che continuerete a contribuire alla crescita sociale e civile del nostro Paese. Grazie”.

Dopo la cerimonia le foto di rito nel Salone degli Arazzi e il brindisi ai nuovi Maestri prima di tornare nelle proprie regioni.

Nelle foto: alcuni momenti delle due cerimonie al Quirinale, nel salone dei Corazzieri e nella Sala delle Feste, con il Presidente Sergio Matterella, il ministro Orlando e il Presidente Elio Giovati 


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